Attentato contro direttore “Libero”: la solidarietà di Scopelliti
“Il direttore Belpietro è vittima del pericoloso clima di odio insinuatosi nel mondo politico del nostro Paese negli ultimi mesi”. Così – informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta regionale - il Presidente della Giunta Regionale della Calabria, Giuseppe Scopelliti, fa riferimento al fallito attentato contro il direttore di Libero, Maurizio Belpietro. “Quanto accaduto la scorsa notte – aggiunge Scopelliti – ci fa ripiombare con la memoria a quegli anni drammatici in cui la politica e la società civile erano vittime della follia di alcune ideologie rivelatesi fallimentari e non concrete. Non bisogna – prosegue il Governatore della Calabria – permettere che quei momenti possano rivivere. Ai giovani di buona volontà di tutto il Paese va il mio appello affinché allontanino e delegittimino tutti coloro che provano ad insinuarsi con idee strampalate e, ormai, antistoriche. A Belpietro – conclude Scopelliti – va’ la mia solidarietà più sincera”.
La notizia: E' ancora tutto avvolto nel piu' fitto dei misteri il grave episodio avvenuto la notte scorsa sul pianerottolo tra il 4 e il 5 piano del palazzo dove abita il direttore di Libero Maurizio Belpietro. La procura di Milano ha aperto un'indagine con le ipotesi di reato di tentato omicidio di un poliziotto e porto illegale di armi a carico di ignoti, in relazione all'agguato ai danni del direttore del quotidiano Libero, Maurizio Belpietro.
Intanto a Belpietro saranno raddoppiate le misure di sicurezza da due a quattro agenti. Lo ha comunicato il Questore di Milano Vincezo Indolfi che ha tenuto una conferenza stampa sull'episodio. "L'agente che ha accompagnato il direttore nel suo appartamento - ha riferito il questore - ha deciso di scendere prendendo le scale perche' voleva fumare una sigaretta. Sul pianerottolo ha incrociato il presunto aggressore, un uomo alto 1,80, europeo e con indosso una camicia grigio verde con delle decorazioni sul colletto che avrebbero potuto essere scambiate per mostrine militari". Secondo il racconto dell'agente l'uomo ha alzato l'arma, descritta come una semiautomatica e ha premuto il grilletto. L'agente ha sentito il 'click' del grilletto ma l'arma non ha sparato. "Il poliziotto ha esploso due colpi in direzione dell'uomo - ha proseguito il questore - e l'ha inseguito per le scale. Un terzo colpo e' stato esploso sulle scale, anche questo esploso a vuoto". "L'aggressore non e' fuggito dall'ingresso principale - ha riferito il questore - ma e' passato da una porta che da' su un cortile che confina col cortile del palazzo vicino". Non de' escluso che l'aggressore abbia anche fatto un sopralluogo nel palazzo dove abiota Belpietro. Intanto dalla politica e dal mondo delll'informazione una pioggia di commenti di solidarieta' nei confronti del direttore di Libero. Per il ministro dell'Interno Roberto Maroni certi episodi "sono anche suscitati da alcune affermazioni e attacchi personali che non devono avere spazio nel dibattito e nel confronto democratico. Il rispetto delle opinioni altrui e' un principio fondamentale che troppo spesso viene dimenticato da chi pensa che per la lotta politica sia utilizzabile la violenza". Per il guardasigilli Angelino Alfano quello della notte scorsa e' un "fatto gravissimo che trova la sua origine in un clima teso, dai toni arroventati, non consono a logiche democratiche, che puo' portare a gesti inconsulti da parte di squilibrati o a gravi atti che rispondono solo a un insano sistema di violenza e di prevaricazione". Per il ministro della Difesa Ignazio La Russa, "con una preoccupante escalation l'avversario politico sta diventando sempre piu' un nemico da contrastare in tutti i modi".