Vivai calabresi, una risorsa da sfruttare
Intendere il vivaio non più solamente come un mero serbatoio di piante destinate ai cantieri per il rimboschimento delle aree montane, ma pensare più in grande e puntare a sfruttare appieno le sue potenzialità attraverso azioni e interventi diretti alla qualificazione e allo sviluppo del settore forestale, che potrebbero avere importanti ricadute in settori fondamentali come il turismo, la didattica, la conservazione e la tutela delle biodiversità.
È questa, in sintesi, la nuova direttiva dell’azienda Calabria Verde, pensata e fortemente voluta dal presidente della Regione Mario Oliverio e dal responsabile dell’ufficio regionale della Gestione Vivai e Faunistica, Carmelo Filice, che insieme alla sua squadra, composta da Carmine Marinaro, Francesco Perri e Leopoldo Sacco, si pone l’ambizioso obiettivo di fare del sistema vivaistico uno dei fiori all’occhiello dell'azienda.
Nove, in totale, i vivai forestali che si trovano in Calabria, e più precisamente a Morano Calabro, Gerocarne, Aiello, Mongiana, Montalto Uffugo, Gimigliano, Zagarise, Fagnano Castello e Sant'Andrea Apostolo dello Jonio. Calabria Verde ha ereditato questo inestimabile e prezioso patrimonio dalle precedenti gestioni, e oggi intende “ripensarlo” attraverso una serie di progetti che fanno riferimento a cinque obiettivi. Il primo prevede lo sfruttamento "intelligente" dei materiali prodotti dai vivai, che potrebbero essere impiegati nelle attività di rimboschimento e di rinaturalizzazione, in eventuali opere di sistemazione idraulico-forestale e nella realizzazione di lavori finanziati con fondi comunitari, regionali e nazionali.
L'obiettivo dell'azienda è anche quello di puntare sulla produzione di piante officinali, che potrebbero in seguito essere commercializzate attraverso un apposito e-commerce. La seconda finalità, da mettere in pratica con l'ausilio di università e istituti pubblici, è di tipo conservativo, nel senso che Calabria Verde reputa fondamentale la tutela e la salvaguardia delle piante endemiche o a rischio di estinzione. I vivai possono essere sfruttati anche per scopi turistico-culturali, che rappresentano la terza finalità di questo ampio progetto di valorizzazione delle serre. Si pensa, ad esempio, di incentivare le visite nei comuni che ne ospitano una, abbinandole a percorsi enogastronomici e a tour conoscitivi.
Il quarto obiettivo ruota attorno alla didattica. L'azienda intende puntare sulla divulgazione del patrimonio naturalistico e della flora calabrese, rendendolo fruibile per la comunità, tramite aule all'aperto, percorsi attrezzati e aree museali. L'ultima finalità di Calabria Verde ha a che fare con la tutela delle bio-diversità. Si continuerà, dunque, a salvaguardare gli ecosistemi presenti nei nove vivai della regione, in collaborazione con gli enti parco, le scuole, gli istituti pubblici e le università del territorio.