Quarta veglia delle Sentinelle in Piedi a Reggio Calabria
"Si è svolta domenica 25 ottobre in piazza Italia la quarta veglia delle Sentinelle in Piedi a Reggio Calabria."Lo dichiara in una nota Luigi Iacopino - portavoce "Sentinelle in Piedi" Reggio Calabria."
"L’evento molto partecipato - si legge ancora - è stato un momento di testimonianza pubblica in difesa dell’uomo e della civiltà e dunque del futuro dei nostri figli! Con il nostro silenzio abbiamo voluto ribadire che il matrimonio è solo fra uomo e donna perché è l’unica coppia aperta alla vita, che le persone non sono cose, che i bambini non si comprano e che gli uteri non si affittano!
Abbiamo incontrato tanta gente che si è fermata, come richiamata a conoscere, riflettere e interrogarsi da un popolo ordinato e pacifico, il cui silenzio scuote più di ogni parola gli animi assuefatti. Ma soprattutto abbiamo fatto un’esperienza di libertà, affermando che dipendiamo da qualcosa di più grande di un potere che vuole zittirci, assecondando quanti si ribellano capricciosamente alla verità.
Solo per questo spesso siamo stati contestati da chi alimenta una contrapposizione che non esiste, perché esistono solo uomini e donne e noi ci rifiutiamo di ridurre le persone in categorie ed base all’orientamento sessuale! Siamo scesi in piazza anche per amore di chi ci contesta e per dire loro che non devono accettare di farsi incasellare dall'ideologia delle lobby che riduce la loro identità a una pulsione, svilendo la loro natura e persona.
Non a caso, dietro alla rivendicazione di presunti diritti negati, sebbene le lobby LGBT si arroghino il diritto di parlare a nome di tutte le persone con tendenze omosessuali, dimenticano che tra queste c’è chi è del tutto contrario alla pretesa di diritti declinati in base all’inclinazione sessuale.
Noi in piazza abbiamo detto no al testo sulle cosiddette unioni civili, abbiamo detto no all’ideologia gender nelle scuole, abbiamo detto no all’abominevole pratica dell’utero in affitto, per dire sì alla famiglia, cellula fondante della nostra società, sì al diritto di ogni bambino ad avere un papà ed una mamma, sì alla libertà di educazione, sì alla libertà d’espressione e soprattutto sì ad uno Stato che non neghi, bensì valorizzi, la nostra natura complementare di uomini e di donne.
Continueremo allora ad essere sentinelle nella vita quotidiana,- conclude Iacopino - a informarci, a riscoprire la verità sull'uomo, proclamandola, vivendola e opponendoci alla menzogna, anche ci emarginassero. Non siamo soli! Per questo continueremo a riunirci e a vegliare nelle piazze in un silenzio che solo può sprigionare l’anelito e l’amore alla verità sempre e ancora presente in ogni uomo, sebbene oggi soppresso dal rumore di un potere invadente.