Anche la Calabria ha la sua legge per arginare il fenomeno del gioco d’azzardo
“Mentre il governo nazionale decreta all’interno della nuova legge di stabilità appena approvata che il taglio della Tasi verrà in parte finanziato con gli introiti derivanti dagli incassi legati al rilascio di ben 22.000 nuove licenze per i concessionari di slot machine, vlt e punti scommesse, la Calabria compie un ulteriore passo avanti nel dotarsi di una specifica legge regionale, atta a regolamentare e dettare le Norme per la prevenzione e il trattamento del gioco d'azzardo patologico”. È quanto afferma Luciano Luciani, membro del Movimento SLOTMOB della provincia di Cosenza, che è stato il promotore della suddetta proposta di legge, accolta senza alcuna esitazione dai consiglieri regionali Franco Sergio ed Orlandino Greco.
La proposta di legge, depositata presso il protocollo generale del Consiglio regionale della Calabria in data 15 ottobre 2015, nasce in un momento storico in cui il fenomeno del gioco d’azzardo ha raggiunto dimensioni preoccupanti in tutta Italia e non solo, soprattutto per i danni sociali che il conseguente gioco compulsivo e patologico genera all’interno delle fasce deboli della nostra popolazione, già fortemente colpite dalla attuale crisi economica. Il solo mercato del gioco d’azzardo online raggiungerà, entro la fine del 2015, la somma record di 32 miliardi di €. Le scommesse sportive rappresentano la scelta preferita dai giocatori d’azzardo, seguite da casinò, poker e bingo. Con un mercato in continua espansione, cresce ovviamente il rischio relativo alla dipendenza da gioco (Ludopatia), che riguarda circa il 2,2% di una popolazione complessiva di più di 20 milioni di giocatori in Italia, 67% uomini e 33% donne.
Proprio da questa analisi, emerge la volontà di un gruppo di cittadini, in particolar modo dall’iniziativa di Alfredo Sguglio (sociologo), Giuseppe Arcuri (studente UNICAL) e Luciano Luciani (ingegnere), da sempre impegnati in attività di volontariato sociale sul territorio regionale e nazionale, di concretizzare attraverso una proposta di legge, gli spunti e le iniziative scaturite da molteplici eventi organizzati nei mesi precedenti; in collaborazione con altre associazioni e movimenti del territorio la rete SLOTMOB ha organizzato dibattiti, slotmob, mappatura dei bar slot-free, incontri con le scuole, materiale divulgativo distribuito nell’intera provincia, confronti con esperti, partendo dalla consapevolezza che i calabresi erano poco informati sul fenomeno del gioco d’azzardo e sulle conseguenze connesse al gioco compulsivo che colpisce i giocatori incalliti di ogni fascia di età, più noto come Gioco d’Azzardo Patologico (G.A.P.).
La maggiore consapevolezza delle dimensioni del fenomeno, ha permesso di verificare che solo alcuni amministratori avevano dotato i propri comuni di regolamenti adatti ad arginare il proliferare indiscriminato di sale scommesse, vlt e slot machine e che anche la regione Calabria risultava essere una delle poche regioni italiane a non essersi dotata di un impianto legislativo specifico, come da tempo è avvenuto in altre regioni d’Italia, nonostante fosse stata presentata una proposta di legge negli anni della precedente consiliatura regionale, mai concretizzata.
Ed immediata è stata la disponibilità dei consiglieri Orlandino Greco e Franco Sergio, che hanno prontamente sostenuto l’iniziativa promossa dal movimento SLOTMOB di Cosenza, concretizzandola in una proposta di legge ben articolata, che vedrà l’approvazione definitiva in uno dei prossimi consigli regionali. Tra gli aspetti più importanti inseriti nella proposta di legge, sicuramente emerge l’attenzione posta sui destinatari primari dell’intervento, ossia i giocatori patologici, per i quali sono previsti specifici percorsi di riabilitazione, stanziamento di fondi per la cura delle persone colpite da questa malattia e l’assistenza delle famiglie, l’istituzione di un servizio di assistenza anche attraverso l’attivazione di un numero verde dedicato; sono previsti, inoltre, dei percorsi di formazione ed informazione per i titolari delle sale da gioco, la polizia locale, operatori sociali, sociosanitari e sanitari, degli operatori delle associazioni di consumatori e utenti, nonché percorsi specifici per le scuole di primo e secondo grado. È prevista anche la produzione e distribuzione di materiale informativo preparato dagli uffici competenti delle ASP provinciali e l’istituzione di un osservatorio regionale sul GAP. Libera iniziativa viene concessa ai comuni, che potranno agire sulle distanze che le eventuali nuove attività commerciali dovranno rispettar dai luoghi cosiddetti sensibili (luoghi di aggregazione, scuole, luoghi di culto, ecc), prevedere premialità per chi decide di eliminare le slot machine dal proprio esercizio commerciale, ed il divieto assoluto di qualsiasi forma di pubblicità. Sono anche previsti dei corposi articoli relativi all’aspetto sanzionatorio per chi non rispettasse le limitazioni imposte dalla legge e per la rimodulazione dell’IRAP, legata ai mancati introiti previsti per la riduzione delle slot machines esistenti.
“Questo grande risultato non può che rappresentare un punto di rilancio per le altre iniziative che il movimento SLOTMOB ha intenzione di portare avanti in tutta la regione, in sinergia con gli altri movimenti ed associazioni che in tutta la Calabria si spendono affinché sia puntata la giusta attenzione sul fenomeno del gioco d’azzardo patologico”, conclude Luciano Luciani. Tra tutte le iniziative previste, anche in vista del prossimo coordinamento nazionale a Roma, il 7 e 8 novembre, priorità assoluta verrà data alla presentazione e successiva sottoscrizione da parte delle amministrazioni locali del “Manifesto dei Sindaci per il Contrasto al Gioco d’Azzardo”, per aumentare la consapevolezza che anche su questo fronte è necessario un impegno chiaro da parte di tutti i rappresentanti istituzionali.