Settingiano, Festa di San Martino con i “Ricchi e poveri”
Grande attesa a Settingiano per i festeggiamenti del Santo Patrono, San Martino Vescovo. Il paese si appresta, infatti, a vivere questo nuovo appuntamento con intensa spiritualità.
Iniziato il 2 novembre con l’avvio della Novena, il programma religioso proseguirà nei giorni 8, 9 e 10 con il solenne triduo a cura di mons. Vincenzo Rocco Scaturchio. L’11 novembre, alle ore 10, è prevista invece la Solenne celebrazione eucaristica, con consegna delle chiavi della città da parte del sindaco Rodolfo Iozzo, a nome dell’intera comunità. Seguirà la processione della venerata statua di San Martino lungo le principali vie del paese, all’interno della quale ci sarà la suggestiva scena del “taglio del mantello” organizzata dalla Congregazione laica “Maria SS. Della Purificazione”. La stessa processione si ripeterà giorno 15 novembre lungo le principali vie della frazione Martelletto.
I festeggiamenti civili si terranno, invece, nei giorni 10 e 11 novembre. Il Comitato festa, presieduto dal parroco don Grégoire Nzabimana e composto da Rosetta Caligiuri, Isabella Chiarella, Pasquale Cotroneo, Fabio Felicetta, Martino Iuliano, Vincenzo Leone, Marianna Maruca, Elisabetta Morello, Filippo Talarico, nonché da Angela, Damiano e Rosario Vergata, ha dato il “là” alla festa, con l’approvazione del concerto dei “Ricchi e poveri”. Il noto gruppo, rappresentato in zona dal promoter catanzarese Pino Murica, si esibirà infatti il 10 novembre, in piazza Fratelli Ceraudo, con inizio alle ore 21,45. Seguirà uno spettacolo pirotecnico curato dalla ditta Giovanni Di Cello di Lamezia Terme, mentre nell’arco della giornata la Banda musicale “Città di Settingiano” accompagnerà la processione religiosa. L’11 novembre, alle ore 20,00, in Piazza Francesco Virgillo, è prevista una nuova serata musicale. L’illuminazione delle principali strade sarà curata, infine, dalla ditta Cerullo.
Insomma, anche quest’anno Settingiano celebrerà il suo Santo Patrono con un programma di tutto rispetto, nel segno della più antica tradizione locale.