Cacciatori di frodo denunciati dal Cfs nel parco della Sila
Durante un servizio di controllo del territorio finalizzato alla prevenzione e repressione di attivita' illecita di caccia all'interno del Parco Nazionale della Sila. Personale del Comando Stazione Parco di Gariglione, dipendente dal Coordinamento Territoriale del CFS per l'Ambiente del Parco Nazionale della Sila, con Sede a Lorica di San Giovanni in Fiore ha sorpreso, sulle rive del Lago Ampollino del Comune di Taverna, 2 cacciatori di Cosenza, padre e figlio, B.R. di 51 anni e B.G. di 28, accompagnati da R.I. di 51 ad effettuare attivita' venatoria in area protetta. Durante un servizio di perlustrazione e' stato notato un automezzo fuoristrada con agganciato un carrellino per il trasporto di cani con gli sportelli aperti. La pattuglia, dopo circa venti minuti, giunta sulle rive del lago, ha accertato la presenza di tre persone, di cui 2 intente ad esercitare in flagranza, attivita' venatoria all'interno di un'area acquitrinosa e la terza che conduceva due dei cinque cani da ferma di razza Kurzhaar che partecipavano attivamente alla battuta di caccia al beccaccino. Proceduto ai controlli del caso e' stato contestato ai tre, in concorso, l'esercizio venatorio e l'introduzione di armi e munizioni all'interno del Parco Nazionale della Sila. Sono state sottoposte a sequestro penale le armi, le munizioni e gli altri strumenti necessari alla caccia per la successiva confisca in caso di condanna.