Traffico di droga tra Calabria e Sicilia, 24 arresti
Un’organizzazione criminale dedita al traffico di droga nel siracusano; in particolare di cocaina, eroina, marijuana e altri stupefacenti. È quanto ritengono di aver scoperto i carabinieri che hanno eseguito stamani arresti e perquisizioni tra le province di Catanzia, Siracusa, Trapani e, in Calabria, nel vibonese. In totale sarebbero 24 le ordinanze di custodia cautelare in carcere richieste dalla Procura Distrettuale Antimafia ed eseguite a carico di altrettanti soggetti, tutti pregiudicati.
L’indagine risale a qualche anno addietro quando i militari di Noto, sempre in Sicilia, hanno cominciato ad investigare su un’organizzazione dedita al traffico e smercio di droga nella zona e che si sarebbe approvvigionata in Calabria, tra il reggino ed il vibonese.
TRE PRESUNTI CORRIERI FERMATI DALLA POLIZIA
Un’operazione parallela, condotta ieri dalla Squadra mobile di Agrigento pare confermerebbe la tesi dei militari. Tre persone sono difatti finite in manette con l’accusa di spaccio di stupefacenti (il reggino Vincenzo Politanò, 64 anni, di Melicuccà e due siciliani, Antonino Mangione, 35enne di Raffadali, e Roberto Lampasona, 38enne di Santa Elisabetta). I tre sono stati fermati dalla polizia mentre viaggiavano su due auto diverse, lungo la sulla Statale 640, con a bordo un chilo di cocaina diviso in due involucri.
Il blitz è partito nella notte tra sabato e domenica scorsa: i telefonini di Lampasona e Mangione risultavano allora agganciati ad una stessa cella telefonica a Palmi, nel reggino. Gi agenti della mobile hanno dunque seguito i loro movimenti fino in Sicilia e fino a quando, nella vicinanze di Caltanissetta, la loro vettura è stata affiancata da quella di Politanò per continuare il viaggio, apparentemente separati, fino al primo bivio per Canicattì.
Qui è scattata l’azione della Mobile che ha perquisito dapprima l'auto con a bordo i siciliani (con loro anche la compagna di Lampasona, R.F.R., denunciata a piede libero) e che ha dato esito negativo. È nel bagagliaio di Politanò, una Fiat Punto, invece, che sarebbero state nascoste le due confezioni con la cocaina.
Mangione e Lampasona, sono conosciuti dalle forze dell’ordine poiché già arrestati nel 2012 nell’operazione antimafia “Nuova cupola” e poi assolti. I due sono considerati dagli inquirenti vicini al clan "Fragapane" di Santa Elisabetta. Nel 2013 vennero coinvolti in un’altra inchiesta della Procura di Caltanissetta su un presunto tentativo intimidatorio ai danni dell’allora commissario straordinario dell’Irsap.