Grande partecipazione al convegno sulla sicurezza stradale
“Spingete l’acceleratore dei vostri cuori” ….è stato questo uno degli slogan proposti in un convegno sulla sicurezza stradale che si è tenuto a Belvedere Marittimo nei giorni scorsi. All’incontro organizzato nei licei Campanella dal gruppo di lavoro forSics ha partecipato tra gli altri il consigliere regionale Giuseppe Giudiceandrea a sottolineare il grande interesse del governo regionale in tema di sicurezza stradale.
Grazie allo studio del gruppo di lavoro forSICS - SICurezza Stradale fondato da Antonio Cioni (ing. civile trasporti), da Marco Vigliatore (ing. civile trasporti) e da Francesca Sollazzo (psicologa) si è evidenziato come negli ultimi anni la Calabria si sia purtroppo posizionata tra le prime regioni con il più alto tasso di mortalità stradale. In particolare, le due strade statali che attraversano la Calabria sulla costa tirrenica e jonica (SS18 e SS106) risultano essere tra le prime 3 strade statali più pericolose d'Italia.
Nel 90% dei casi risulta essere l'uomo la causa dell'incidente e , come ha specificato l’ispettore superiore della polizia stradale di Scalea Maria Barrese, su 100 incidenti, si registrano 6 decessi. “I dati che abbiamo visto oggi – ha detto Giudiceandrea - sono decisamente allarmanti. E’ vero, noi siamo l’elemento umano della macchina ma ci sono altre variabili di cui la politica e le istituzioni devono tenere conto . Le stragi sulle strade continuano perché, oltre ai fattori alcool e droghe, si continua ad usare il telefonino alla guida, perché si fanno manovre azzardate come le pericolose svolte a sinistra che su questa strada causano la maggior parte degli incidenti, e poi perché è la strada stessa a non essere sicura e su questo la politica deve intervenire. Lo abbiamo fatto per la 106 dove sarà ultimato il mega lotto ,per il quale si è impegnato un finanziamento di 60 milioni di euro, interverremo anche sulla SS18.
Secondo il consigliere regionale, sarebbero tre poi le soluzioni per quel tratto di strada statale in particolare ma che si adattano a tutti i percorsi: la prima potrebbe essere la decisione di non farla passare attraverso il centro abitato come è stato per i centri di Amantea e Guardia Piemontese senza intaccare il tessuto economico della zona; rivalutare il trasporto su rotaia come si sta facendo per la linea che da Cosenza porta a Catanzaro ; implementare quel progetto già finanziato dalla Regione Calabria, quello cioè che riguarda la centrale di rischio, un sistema operativo comune a tutte le forze dell’ordine ed ai servizi sanitari di pronto intervento in cui si potranno registrare le criticità dei tratti di strada, i punti di grandi difficoltà, gli incroci più pericolosi.