Gualtieri (comitato provinciale Inps): no ai tagli previsti per caf e patronati
Un netto no è espresso dal presidente del Comitato Provinciale Inps di Catanzaro Daniele Gualtieri, rispetto ai previsti tagli per Caf e patronati. “Bisogna esercitare la massima pressione in questi giorni, affinché in Parlamento vengano eliminati i tagli a servizi essenziali per i cittadini”, spiega Daniele Gualtieri, in vista della mobilitazione sindacale che domani riempirà le piazze della Calabria per protestare contro i tagli progressivi che anche quest’anno prevedono dei pesanti tagli e mancati trasferimenti a Caf e patronati, “vere prime linee sociali per l’assistenza a 360 gradi ai cittadini, soprattutto alle fasce più deboli e svantaggiate della popolazione”.
Gualtieri si appella alle Istituzioni a tutti i livelli e allo stesso Inps “affinché utilizzino tutta la loro autorevolezza verso il Governo e il Parlamento perché ritirino queste norme dannose e inutili per la comunità”. Il Presidente del Comitato Provinciale dell’I.N.P.S. di Catanzaro, sottolinea, dunque, che l’Utilità dei Patronati è stata riconosciuta dalla Corte Costituzionale che, con la sentenza n. 42 del 2000, ha ricondotto le funzioni di tali Enti a quanto sancito dall’articolo 38 della nostra Costituzione, riconoscendoli quali soggetti che aiutano i cittadini e lavoratori a far valere i loro diritti sociali. La legge di stabilità presentata dal Governo, per il secondo anno consecutivo, prevede tagli ai finanziamenti dei Patronati per ulteriori 28 milioni per il 2016 ed altri ancora per il triennio 2015 – 2018, che determineranno l’impossibilità per i Patronati di funzionare e garantire corrette, qualificate e gratuite risposte ai cittadini.
La riduzione dei finanziamenti effettuata già lo scorso anno, a cui si aggiunge quella proposta per il 2015, inizialmente più ampia, era stata contenuta solo grazie alla mobilitazione delle forze sociali, dei parlamentari e alle quasi due milioni di firme raccolte tra la cittadinanza. L’ulteriore taglio lineare del finanziamento, infatti, non tiene conto del fatto che lo scorso anno i tagli si fossero ridotti in virtù della richiesta di sottoporre il sistema dei patronati ad una profonda riforma orientata ad una maggiore trasparenza, e che il Governo non ha ad oggi provveduto ad attivare del tutto questa revisione. Inoltre Gualtieri sottolinea come “la totale informatizzazione delle procedure dell’Inps e la permanenza del divario digitale dovuto anche all’invecchiamento della popolazione, all’aumento della povertà, all’insufficienza della diffusione della banda larga sul territorio nazionale, determinano un costante aumento del ricorso all’attività dei Patronati, che assistono i cittadini per oltre il 90% delle pratiche assistenziali e previdenziali”.
Quindi, uindQula riduzione dei finanziamenti ai Patronati si integra con una costante diminuzione del personale INPS il cui organico nel 2014 ha subito una flessione del 3,5% a livello nazionale, anche nella nostra Regione, nelle sedi operative territoriali. Un taglio ai Patronati che – aggiunge Gualtieri - non rappresenta risparmio per lo Stato, in quanto quote di contribuzione versate da lavoratori dipendenti e autonomi per precise finalità di formazione e gestione del sistema previdenziale ed infortunistico, andrebbero invece a finanziare lo Stato nella sua generalità, determinando così una destinazione diversa delle risorse che hanno consentito fino ad oggi l’erogazione dei servizi gratuiti dei Patronati ai cittadini. Stessa sorte per l’assistenza fiscale garantita dai Caf ai contribuenti italiani, per i quali i tagli previsti, cento milioni di euro, dalla legge di stabilità, andrebbero a colpire soprattutto i ceti più deboli e le persone anziane. Pensiamo – conclude Gualtieri - che questa sia una anomalia tutta italiana oltre che una scelta errata della politica. E’ forte la preoccupazione per le ricadute sul territorio se queste scelte dovessero permanere, perché inciderebbero pesantemente e negativamente sulla qualità e quantità dei servizi ai cittadini, alle imprese, ai pensionati e ai disoccupati, alle fasce più deboli degli utenti dell’INPS, con la prospettiva di una difficile tenuta della coesione sociale”.
Per queste ragioni oltre al pieno sostegno delle iniziative che si terranno in Calabria e alla presenza domani a Catanzaro, nel prossimo comitato provinciale Inps già convocato, sarà portato all’ordine del giorno un documento contro i tagli previsti che invieremo alle istituzioni e alla politica a tutti i livelli nonché allo stesso INPS regionale e nazionale, alla presidenza del Comitato Inps Regionale e alla presidenza del Consiglio Indirizzo e Vigilanza dell’Inps.