Franco Bruno audito dalla IV Commissione regionale ai Trasporti
La Provincia di Cosenza, rappresentata dal Consigliere delegato ai Trasporti Franco Bruno e dal Dirigente del Settore Claudio Carravetta, è stata audita dalla IV Commissione permanente – “Assetto e utilizzazione del territorio e protezione dell'ambiente” – del Consiglio regionale della Calabria, in merito alla Proposta di legge n. 88/10^ d’iniziativa della Giunta regionale recante: “Norme per i servizi di trasporto pubblico locale”. Presente anche la Città Metropolitana di Reggio Calabria, rappresentata dall’Assessore ai Trasporti Agata Quattrone.
Il Consigliere Bruno ha fatto preliminarmente osservare che l’audizione è stata possibile su istanza della Provincia di Cosenza. Detto ciò, Franco Bruno ha comunque espressamente ringraziato il Presidente della Commissione Domenico Bevacqua, che ricevuta la richiesta ha immediatamente disposto la convocazione delle Province.
Nel merito della proposta di legge regionale, nel rappresentare la posizione della Provincia di Cosenza le osservazioni del Consigliere delegato sono state nette e decise: “sul piano politico rileva innanzitutto la totale assenza di attenzione dell’ex Presidente della Provincia di Cosenza verso un Ente che ha guidato per ben dieci anni e la cui popolazione ha contribuito in modo rilevante e decisivo al raggiungimento dei suoi traguardi politico-istituzionali attuali. Su quello strettamente normativo, invece, il disegno di legge proposto è illegittimo, controverso, incostituzionale.
E’ illegittimo per lo scoordinato e illogico tentativo di sottrarre alle Province l’esercizio di una funzione fondamentale, quella della “pianificazione dei servizi di trasporto in ambito provinciale” così come sancito dalla Legge di riforma degli Enti di Area Vasta. Il disegno di legge proposto assegna tale funzione alla Giunta Regionale che esercita, addirittura, poteri di programmazione assumendo i poteri di approvazione del Piano Attuativo del T.P.L. (art. 8). Secondo le previsioni dell’art. 9 del disegno di legge, la Giunta Regionale approva, persino, il Programma Pluriennale del T.P.L., attraverso il quale (comma 3) si spinge alla definizione dettagliata dei servizi con indicazioni delle linee e delle frequenze, specificate per fasce orarie per tutte le tipologie di servizi esclusi i collegamenti urbani.
V’è di più: l’articolo 15 assegna all’ART-Cal. – nuovo carrozzone politico-istituzionale previsto dalla proposta di legge e concepito in modo da risultare praticamente ingovernabile – la facoltà di definire gli Ambiti territoriali e i Comitati d’Ambito sottraendo, qualora non definiti dalla stessa ART.-Cal, alle Province la piena titolarità a programmare i servizi. Nel contesto proposto dalla Provincia di Cosenza a nulla servono, invece, questo ipotetico Ente ART-Cal. e la relativa e rilevante spesa a esso connessa (stimata in €.1.250.000, ma in realtà molto più elevata), poiché ogni aspetto programmatorio, gestionale, di regolamentazione dovrebbe essere affidato alle Province o, se si preferisce, agli Enti di Area Vasta che a ciò sono stati designati dalla legge 56/2014 (legge Del Rio), senza alcun dispendio di risorse».
Secondo il Consigliere Bruno è infine “preoccupante la previsione di un bacino unico regionale ottimale per l’organizzazione dei servizi: le esperienze altrove condotte (Emilia Romagna, Campania, Lombardia, Piemonte e altre ancora) confermano, così come già ribadito dalle Province calabresi nelle precedenti osservazioni formulate alle Linee Guida per l’elaborazione dell’aggiornamento del P.R.T., la validità del bacino ottimale concepito su confini provinciali”.