Candido e Ruffa (Partito Radicale): “In carcere per verificare condizioni di detenzione”
“Nuovo appuntamento per oggi, 24 dicembre, alla casa circondariale di Castrovillari e capodanno lo passeremo coi detenuti della casa circondariale di Rossano. Siamo stati autorizzati dal DAP a visitare tutte le carceri calabresi grazie all'interessamento dell'onorevole Rita Bernardini. Il tour avrà lo stesso motto utilizzato dal Congresso di Nessuno Tocchi Caino svoltosi nel carcere di Opera: spes contram spem, esser soggetto speranza contro ogni speranza oggetto”. È quanto si legge in una nota di Rocco Ruffa (Comitato Nazionale di Radicali italiani) e Giuseppe Candido segretario associazione "non mollare", entrambi militanti del Partito Radicale e dell'associazione Nessuno Tocchi Caino.
“È l'anno giubilare della Misericordia e, lo scorso 15 dicembre - si legge nel comunicato radicale - Papa Francesco ha detto che occorre abolire la pena di morte, "là dove essa è ancora in vigore, e considerare la possibilità di un'amnistia". Il Santo Padre, le cui parole solitamente son rilanciate da tutte le televisioni e riprese da tutti i giornali questa volta, avendo detto Francesco la parola proibita è stato censurato. Non da noi Radicali, ovviamente, che da anni sosteniamo la proposta di un'amnistia per la Repubblica e propedeutica alla riforma della giustizia. È stato censurato proprio come capita a noi Radicali, invece. L'appello che ha lanciato Papa Francesco censurato (come il messaggio inviato alle camere ad ottobre 2013 dal Presidente Napolitano) sta nel messaggio inviato per la 49esima Giornata Mondiale della Pace che si celebrerà il primo gennaio, questa volta sul tema: 'Vinci l'indifferenza e conquista la pace'.
Il Papa, anche in questa occasione ha rivolto "un pensiero" ai detenuti specificando che "in molti casi appare urgente adottare misure concrete per migliorare le loro condizioni di vita nelle carceri, accordando un'attenzione speciale a coloro che sono privati della libertà in attesa di giudizio avendo a mente la finalità rieducativa della sanzione penale e valutando la possibilità di inserire nelle legislazioni nazionali pene alternative alla detenzione carceraria". Papa Francesco si rivolge chiaramente alla politica che però mette la testa sotto la sabbia.
Come Radicali, andremo in tutte le carceri della Calabria, cominciando le visite giovedì 24 a Castrovillari e proseguendo il 26 dicembre mattina a Palmi e nel pomeriggio a Vibo Valentia. Continueremo il 27 a Reggio dove la mattina visiteremo il carcere cittadino Panzera e, nel pomeriggio, entreremo in quello di Arghillà. Martedì 29 dicembre saremo in visita ai detenuti della casa circondariale Ugo Caridi di Siano a Catanzaro e mercoledì 30 entreremo in quella di Crotone. A Capodanno saremo al carcere di Rossano Calabro, il 2 gennaio torneremo nel reggino al carcere di Locri; concluderemo il tour domenica 3 gennaio visitando la mattina il carcere di Paola e il pomeriggio quello di Cosenza”.
“Le visite - conclude il comunicato - tenderanno a verificare le condizioni di detenzione, all'ascolto dei detenuti e alla raccolta dei dati relativi al questionario carceri (elaborato dall'onorevole Bernardini) sui detenuti presenti distinti per grado di giudizio - appunto come chiede di tener conto Papa Francesco - e valutare percentuali di sovraffollamento, carenze strutturali con particolare riferimento alle condizioni inumane e degradanti e le carenze di organico della polizia penitenziaria nei diversi istituti di pena calabresi; inoltre cercheremo di capire come e quanto si può effettivamente lavorare, come e quanto è possibile studiare e come ci si può curare nelle carceri calabresi. Al termine delle visite terremo una conferenza stampa sulle condizioni di detenzione rilevate”.