Longobucco: installate 15 teche a palazzo Citino
Istallate 15 teche a Palazzo Citino, pronte ad ospitare i preziosi reperti delle tre sezioni museali che vi saranno collocate. Una dedicata alla Tessitura, una All’argentera e una Bruno da Longobucco. Il Paese assume, così, sempre più i connotati del borgo museale. Nel centro storico, infatti, esistono già importanti realtà espositive legate alle tradizioni e all’identità cittadina e molte altre sono in procinto di sorgere. In un perimetro di poche centinaia di metri sarà possibile fruire a piedi di un’offerta unica nel suo genere. Una rete culturale che va dal Museo della difesa del suolo alla Mostra permanente degli antichi mestieri; dalla futura biblioteca al progetto della Casa degli artisti.
Un ulteriore risultato raggiunto dall’Esecutivo guidato dal Sindaco Luigi Stasi che ritiene prioritario l’investimento nella rivalutazione e nella comunicazione del proprio patrimonio storico distintivo, assieme alla promozione di quello montano e paesaggistico. Investimenti che si inseriscono in un quadro coerente di sviluppo sostenibile che freni lo spopolamento e attragga sempre maggiori flussi turistici. Con l’istallazione delle teche inizia a prendere forma questo trittico culturale che racchiuderà in sé tre differenti elementi dell’identità di Longobucco. La sezione per la Tessitura raccoglierà le più antiche testimonianze della prestigiosa arte tessile longobucchese, uno dei marcatori identitari del Paese. Quella intitolata Argentera custodirà preziosi monili e reperti storici legati alle antiche miniere d’argento utilizzate e famose sin dall'antichità e fino ai Borboni.
La terza sezione sarà dedicata a Bruno da Longobucco, illustre concittadino del 1200, precursore della microchirurgia, il cui busto è posto all’ingresso dell’Università di Padova. Alle tre sezioni museali saranno completamente dedicati i 200 metri quadri del secondo piano di Palazzo Citino. Entreranno così a far parte della rete museale del centro storico. Questo antico Palazzo monumentale, infatti, si affaccia proprio su Piazza Matteotti, l’antica Piazza Grande, nella quale è possibile ammirare la secolare Torre campanaria normanna. La posizione del Palazzo, un tempo sontuosa residenza signorile, è strategica. Esso si trova, infatti, a due minuti a piedi da Piazza Monumento nella quale sorgono il Museo della difesa del suolo e la sezione della Mostra permanente degli antichi mestieri (esposizioni che fanno già parte della rete museale nazionale).
Inoltre il Palazzo è ubicato a soli duecento metri di distanza dal Palazzo Del Vecchio di Via Motta, il quale, secondo i progetti dell’Amministrazione Comunale, sarà destinato a divenire sede della Biblioteca e della Casa degli artisti e delle culture. Si tratta di un progetto di rifunzionalizzazione che prevede il recupero del ricco patrimonio immobiliare pubblico del centro storico. Una strategia complessiva che non si limita al solo Palazzo Citino, ma che vedrà la riqualificazione di diverse aree del Paese, dal quartiere di Via san Domenico al Destro fino al Portico degli Artisti in Via Borgo.