Lago, cultura e tradizioni si rincorrono in attesa della grande festa di fine anno
È un periodo di festa gioioso e sereno quello vissuto dagli abitanti del comune di Lago. Il grazioso centro collinare, ricco di giacimenti storici, monumentali e naturalistici, si avvicina alla festa dell’ultimo dell’anno all’insegna della condivisione. L’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Vittorio Cupelli, grazie all’operato dell’assessore al turismo Enzo Scanga, ha varato un ricco cartellone di iniziative, coniugando divertimento, cultura, ma soprattutto identità territoriale.
“Al momento – spiega lo stesso Scanga – è certamente prematuro tracciare un bilancio sul grado di coinvolgimento da parte del pubblico sulle cose fatte. Ma il messaggio che abbiamo lanciato è quanto mai chiaro: la semplicità e la voglia di fare riescono a gettare il cuore oltre l’ostacolo e a trasformare ogni idea in realtà. Il programma degli eventi che dallo scorso 23 dicembre scandisce i giorni della festa è figlio del volontariato e dell’impegno delle aziende che operano in loco. Ognuno ha fatto il suo, con passione e spirito di sacrificio. La raccolta fondi per Telethon, il “Natale dei bimbi” con l’arrivo di Babbo Natale in piazza Matteotti ed il presepe monumentale realizzato nella chiesa di San Giuseppe sono delle eccellenze che come amministrazione cercheremo di difendere e preservare. E come non annoverare in questo particolare elenco il presepe vivente che ha catalizzato l’attenzione di turisti e visitatori, ripopolando nel segno della memoria il centro storico”.
“Quanto mai interessante – rimarca Scanga – l’incontro che si è tenuto nella sala consiliare con Francesco De Pascale, l’unico italiano a far parte dell’executive board del “Young Scientists Club” (YSC). De Pascale, dottore in geografia e scienze della terra, ha compiuto gli studi all’Università della Calabria: la sua tesi di laurea tratta specificamente di geoetica. Le sue parole sono state un esempio per le nuove generazioni. Ma non è ancora finita. Il 30 dicembre ed il primo giorno dell’anno avranno luogo le due serate dedicate al “Festival della strina laghitana”: le particolari composizioni in vernacolo oltrepassano il tempo, facendo ritrovare il senso di appartenenza alla nostra città. Chiaramente abbiamo pensato anche ai più giovani, ma non solo: il 2016, confidando nelle favorevoli condizioni meteorologiche, sarà salutato con una bellissima festa in piazza, a partire dalle 22.30 per accompagnarci fino alle prime luci dell’alba”.