Caccuri, successo per la presentazione del romanzo di Maurizio De Giovanni
La macchina culturale messa in moto dal Premio Letterario Caccuri può ricominciare a macinare chilometri. Con le luci, i suoni e le stelle di quel cielo silano che ormai da quattro anni incornicia una gran bella festa letteraria. Così lo scorso 2 gennaio il Presidente Adolfo Barone e Olimpio Talarico, due dei tre organizzatori del Premio (Roberto De Candia assente giustificato per motivi di salute), hanno tenuto a battesimo una nuova edizione che certamente promette la reiterazione di quell’unicum artistico e culturale a cui questo affascinante contest letterario ci ha abituato negli scorsi anni.
E se è vero, come lo è, che i sampietrini di questo borgo ormai noto ai più ne hanno visto sfilare eccome di personalità del mondo culturale italiano, anche quest’anno hanno potuto saggiare il passo di uno scrittore coi controfiocchi qual è Maurizio De Giovanni. Venuto a Caccuri per presentare un già best seller di vendite prenatalizie. Cuccioli per i bastardi di Pizzofalcone: un titolo ossimorico che – come ha ben detto la giornalista Livia Blasi, sensibile e ricettiva interlocutrice del cantore napoletano – ci fa sussultare e sa introdurre una storia che ti entra dentro con tutto il suo potere emotivo.
Davvero un bel modello di letteratura nera che muove dal poliziesco per raccontare la polifonia di una città dal cuore oscuro – la sua Napoli – “mettendo le mani in una melma in cui gli altri si tengono ben lontani anche solo dal mettere i piedi”. E che – e questa è una grande notizia – ha ispirato una fiction Rai le cui riprese sono già in corso e che sarà a breve sui piccoli schermi con protagonista niente meno che Alessandro Gassman nei panni dell’ispettore Lojacono.
A seguire la straordinaria serata trascorsa con Maurizio de Giovanni, nel pomeriggio del 3 gennaio si è tenuta l’assemblea annuale dell’Accademia dei Caccuriani, motore organizzativo del Premio Caccuri, che ha riconfermato alla carica di Presidente Adolfo Barone, ed a quella di Vice Presidenti Roberto de Candia ed Olimpio Talarico, quel trio delle meraviglie che dopo essersi creato un presente ed un futuro fuori regione, è tornato e ha fondato l’Accademia dei Caccuriani e lo stesso Premio Caccuri.
E in serata la proposta di quella curiosità musicale che premia il folklore più puro e genuino calabrese, con lo spettacolo del grande Cataldo Perri, di Enzo Naccarato, dei mirabili maestri Masino Leone e Critelli e di uno dei più valenti e bravi cantastorie calabresi, Fulvio Cama. Una esibizione unica e speciale, presentata dalla sempre ottima Francesca Russo, splendida conduttrice di Video Calabria, sulla scia di dolci musiche che incrociano le rotte del mediterraneo tra America, Africa ed Italia e che parlano di storie di immigrazione e di conquiste.
Un Premio che ha saputo accendere la luce sulla Calabria e su un borgo che sta turbando e affascinando centinaia di coscienze. Una festa, dicevamo, che saprà anche stavolta rivelare la varietà e la ricchezza della nostra cultura italica.