Ricerca: Flc-Cgil, applicare legge regionale
"E' auspicabile che la legge regionale sulla ricerca, in Calabria trovi non solo attuazione pratica, ma sia soprattutto resa piu' snella in quei punti dove vengono duplicati e si amplificano strutture non necessarie anzi dannose al percorso progettuale(come gia' la Flc-Cgil aveva evidenziato nel corso delle assemblee tenute sulla tematica della Bozza di Legge, e nell'elaborazione di un testo finale dove venivano prodotte alcune proposte miranti al miglioramento della stessa)". Lo si legge in una nota della Flc-Cgigl, secondo la quale "e' altresi' naturale che anche per cio' che riguarda le strutture di ricerca pubbliche la logica dovra' essere quella di non replicare quegli istituti o centri su piu' sedi (ad es. per provincia) magari in una chiara logica "baronale"; favorendo e incentivando magari l'aggregazione di piu' Istituti con competenze simili o comparate per meglio rispondere alle sfide future che ci attendono. Purtroppo se, anziche' finanziarie- progettare ed investire in risorse umane, le scelte di chi guida il Paese sono diametralmente opposte e si dimostra totalmente "indisponibile" a promuovere ed incentivare la conoscenza nel nostro paese il risultato sara' la conseguente "indisponibilita'" dei ricercatori universitari e della comunita' scientifica degli EPR. E', in definitiva, - si legge - l'estrema ratio per tentare di salvare la ricerca pubblica italiana".