Appalti sospetti al Comune di Rende, Miceli (M5S): la Procura vada a vanti
"Abbiamo appreso la notizia della conclusione delle indagini da parte della Procura di Cosenza sugli appalti sospetti al Comune di Rende, che ha visto l’iscrizione di cinque persone nel registro degli indagati. Un’inchiesta che si riferisce ad un periodo storico molto opaco per la pubblica amministrazione rendese, nel quale si sono prodotti una moltitudine di debiti fuori bilancio che hanno fatto piombare l’ente nel pre-dissesto finanziario."E' quanto si legge in una nota del Gruppo Consiliare Movimento 5 Stelle Rende.
"Abbiamo avuto modo - commentano ancora - di criticare più volte l'insoddisfacente gestione della cosa pubblica in stretto riferimento a quel periodo storico.
Ma non ci siamo sottratti dal criticare neanche la gestione portata avanti dall’attuale governo di centro destra.
Continueremo a farlo, cercando in tutti i modi di concretizzare quel controllo degli atti amministrativi che rientra a pieno titolo nel nostro mandato istituzionale. Perché il compito della politica non è solo quello di indicare la via ma anche e soprattutto quello di verificare la corretta realizzazione di un percorso di sviluppo e di progettazione.
Ribadiamo il nostro no convinto all’istituto dei debiti fuori bilancio, così come agli affidamenti diretti sotto i 40mila euro, soprattutto laddove non si ravvisano motivi d’urgenza tali da giustificarli.
Contemporaneamente - conclude la nota - rilanciamo il concetto che un’altra politica è possibile, una politica che faccia suoi concetti quali trasparenza e legalità a tutti i livelli, nessuno escluso."