Ritornano gli appuntamenti artistici presso l’Auditorium del Liceo Musicale “O.Stillo”
Una piccola bomboniera artistica, all’interno della quale si ascoltano vere rarità e gemme musicali.
Con il concerto del pianista Fabrizio Privitera, Domenica 17 Gennaio, è iniziata infatti la prima parte della Stagione Concertistica 2016 che la Società Beethoven ha programmato e pubblicato.
Appuntamenti che ci accompagneranno quasi con cadenza settimanale, fino ai primi giorni di Maggio.
Un inizio all’insegna del virtuosismo pianistico, è stato quello al quale abbiamo assistito domenica.
Fabrizio Privitera ci ha regalato veramente momenti di grande emozioni con una lettura pianistica da grande interprete.
È partito infatti dalle musiche dell’ultima generazione con uno Schönberg - “Sechs Kleine Klavierstücke Op.19” , che si dibatteva fra la pura invenzione seriale - dodecafonica e la sua estrazione puramente tonale e classica.
Il pianoforte infatti, come mezzo espressivo delle nuove frontiere tonali e la sua innata propensione verso una tonalità ben definita che sembra non tramontare.
Nella Sonata di F.Schubert - “Sonata in La Maggiore D 664” invece ha prevalso la pura melodia celestiale di altri tempi dove, per usare le stesse parole di Schubert “spesso mi sembra di non appartenere per niente a questo mondo” .
Un classico romantico così lo definisce A.Einstein.
Una musica quella delle Sonate dove l’aspetto soggettivo sentimentale del romanticismo è quello in cui l’autore si rifugia nell’intimità del proprio “io” , nell’assillante ricerca di un “assoluto” che fatalmente sfugge , e dove un autore come Beethoven, figlio dell’illuminismo musicale, appare un classico anche se il romanticismo musicale prende le mosse da lui e senza di lui sarebbe addirittura impensabile.
Una realtà espressiva, colta profondamente e mirabilmente trasmessa da Privitera, in una Sonata ricca di virtuosismo tecnico, per tornare poi a Mozart - “Sonata in Do Minore KV 457” , cercando un anello di congiunzione fra la fine di un’epoca clavicembalistica ormai tramontata ed un’ anticipazione di quanto le nuove frontiere del pianoforte avrebbero trasmesso ai posteri.
Per finire infine con un Ravel “Sonatine” , vero emblema di un post - romantico nel quale “l’abilità tecnica non altera mai l’ingenuità delicata della vena creatrice” .
Un artista Ravel, nel quale si è consolidata l’attuazione più perfetta di “umanesimo musicale” .
Fabrizio Privitera con una maturità artistica , non facile e non prevedibile, vista la sua giovane età, e un virtuosismo tecnico che lo rendeva padrone assoluto della tastiera; ha saputo cogliere gli aspetti più significativi degli autori trattati, dando origine non a delle pure e brillanti esecuzioni, bensì ad una sorta di poesia del pianoforte capace con i suoi 88 tasti chi trasmettere sensazioni e visioni poliedriche di timbri inusitati.
Un pubblico numeroso attento e partecipe, che ha saputo sottolineare con calorosi applausi i vari momenti esecutivi, è stato il coronamento di un vero evento artistico.
Bis a ripetizione hanno rimandato tutti al prossimo appuntamento per Domenica 07 Febbraio con il Duo, Nino Carriglio - Sax/Clarinetto e Gian Maria Franzin – Pianoforte.