Piccioni: “Sede Progetto Sud fuori dal piano alienazioni"
"L’amministrazione comunale blocchi immediatamente la vendita dell'immobile di Via Conforti sede della Progetto Sud da ormai 40 anni. Revochi la scelta di includere il bene nel piano di alienazioni e valorizzazione degli immobili comunali per l’anno 2016 e faccia tutto ciò che è possibile per prevenire qualsiasi disagio alle attività del centro riabilitativo, struttura accreditata dalla Regione e punto di riferimento fondamentale per tante persone con disabilità che, in questi anni, in quella realtà, hanno vissuto percorsi di riabilitazione, autonomia e inclusione sociale". Queste le richieste indirizzate al Sindaco Mascaro attraverso una mozione dal consigliere di Lamezia Insieme Rosario Piccioni.
Alla luce della determina del 9 gennaio scorso, che ha fissato il prezzo base di vendita all'asta dell'immobile di Via Conforti pari a circa 360 mila euro, il consigliere Piccioni fa notare come tutto ciò determini una situazione di grande disagio per la comunità fondata da Don Giacomo Panizza che, oltre alle inevitabili conseguenze per le attività svolte, non è nelle condizioni di poter riscattare il bene e allo stato attuale non dispone di un'altra struttura dove trasferirsi
"La vendita all'asta della sede legale e del centro riabilitativo della Comunità "Progetto Sud" è un segnale estremamente negativo, un passo indietro rispetto a quel modello di città inclusiva e solidale che abbiamo cercato di costruire in questi anni e che vede nella straordinaria realtà fondata da Don Giacomo Panizza 40 anni fa uno dei suoi punti di riferimento. L'amministrazione Mascaro dia un segnale chiaro, faccia capire quale visione di comunità vuole portare avanti, quali sono le priorità e i valori della sua azione amministrativa. E non si riprenda il solito disco rotto che è colpa della precedente amministrazione. Se è vero che la struttura era stata inserita già nel piano delle alienazioni e valorizzazione degli immobili comunali, parli per tutto un solo dato: nei datti non si è mai dato seguito all’iter di vendita nella consapevolezza delle particolari attività svolte in quella struttura e del valore che essa rappresenta per la nostra città. A breve presenterò un emendamento per escludere l’immobile di Via Conforti dal piano alienazioni e inserirlo nel piano delle valorizzazioni.
A pagare non possono essere sempre i più deboli. Ancora una volta purtroppo mi trovo a constatare come l’assenza di visione politica dell’amministrazione Mascaro porti sempre sull’orlo del precipizio di veri e propri “orrori” amministrativi, che non possono essere liquidate come semplici sviste. Gravissimi incidenti di percorso che rischiano di gettare discredito non solo sull’amministrazione Mascaro, ma su tutta la città. Che immagine di città diamo, se per “fare cassa” mettiamo all’asta una struttura dove tante persone con disabilità, grazie agli operatori che li hanno seguiti, hanno fatto grandi passi avanti verso l’autonomia e l’inserimento sociale e lavorativo? Che segnale diamo vendendo all’asta la sede legale di una Comunità che è uno dei simboli della voglia di riscatto di questa città?
E' inammissibile pensare di poter rimpinguare le casse comunali, creando disagi a una realtà come quella della Progetto Sud che rappresenta un’eccellenza in Calabria e in tutta Italia, sia per quanto riguarda la qualità dei servizi socio-assistenziali erogati ogni giorno a tantissime persone, sia per quanto riguarda la dimensione valoriale di una comunità che ha fatto del servizio agli ultimi e della promozione della solidarietà e della legalità strumenti di riscatto sociale e culturale per tutta la nostra città
La politica deve prendere in mano la questione, non può limitarsi ad accettare una mera gestione tecnica della vita amministrativa. Soprattutto quando si è di fronte a situazioni che riguardano direttamente la vita di persone già provate da disagi e fragilità. È proprio a questo che mi riferivo nei giorni scorsi quando dicevo che la politica sta clamorosamente cedendo il testimone ai tecnici e alla burocrazia. Come se i rappresentanti eletti dal popolo fossero interdetti o inabilitati e avessero bisogno di un tutore, di un curatore o di un amministratore di sostegno.
Mi rivolgo al Sindaco Mascaro e a tutto il consiglio comunale, a cominciare dai consiglieri di maggioranza di molti dei quali conosco la sensibilità e l’attenzione a questi temi, affinché si individui al più presto una soluzione positiva e prosegua la collaborazione costruttiva tra il Comune e la Comunità di Don Giacomo Panizza, perseguendo insieme la promozione umana di chi è rimasto indietro e la diffusione di una cultura della legalità e della solidarietà.
Mi auguro che da parte di tutte le forze politiche presenti in consiglio comunale, ci sia uno sforzo comune per consentire alla Progetto Sud di proseguire con serenità la sua preziosa attività a servizio degli ultimi”