Sit-in di protesta alle Terme Luigiane, tensione tra i lavoratori
Acque agitate e molta tensione stamani da parte dei lavoratori delle Terme Luigiane, che su convocazione delle Organizzazioni Sindacali CGIL – CISL e UIL, si sono ritrovati nell’area d’incrocio della statale 18 con la provinciale che conduce verso le terme, per manifestare il loro disagio e protesta contro i sindaci di Acquappesa e Guardia Piemontese,che bloccano, a loro dire, la riapertura delle Terme Luigiane per la nuova stagione termale 2016.
Sebbene ci siano stati degli incontri a Cosenza nelle settimane scorse, presso la sede della Prefettura, che ha portato il Prefetto Tomao ad estendere un quesito all’Autorità dell’Anticorruzione circa la concessione del prosieguo del mandato di gestione delle Terme ad opera della Sateca, almeno fino a quando non saranno espletate tutte le procedure di ricerca del nuovo gestore, così come indicato nella legge regionale 40/2009 e nelle delibere della giunta regionale n.102 del 3 aprile 2015 e 405 del 13 ottobre 2015, il gruppo dei lavoratori ha inteso lo stesso far sentire alle varie autorità competenti tutta la loro rabbia e sofferenza, molto comprensibile, contro cavilli giuridici e amministrativi addotti dalle due amministrazioni comunali che rallentano e tolgono certezze sicure sul loro stato occupazionale.
Mancano tre mesi alla consueta data di apertura delle Terme Luigiane ed i lavoratori avvertono sulla propria pelle il pericolo di una mancata riapertura, se non arriverà a breve termine una risposta al quesito da parte dell’Autorità dell’Anticorruzione.
Tutto il loro disagio, sofferenza e rabbia è stato manifestato agli operatori delle forze dell’ordine, allorquando i lavoratori, in corteo ordinato, si sono trovati ai bordi della statale 18 per un suo attraversamento ed è stato impedito loro di farlo per ragioni di sicurezza e di rispetto delle leggi. Sebbene a malincuore i manifestanti hanno raccolto le disposizioni impartite dai referenti responsabili delle forze dell’ordine e voltandosi si sono recati presso la delegazione comunale di Guardia Marina, dove si è svolto un acceso confronto tra i lavoratori ed il Sindaco di Acquappesa, Giorgio Maritato; mentre il Sindaco di Guardia Piemontese, Rocchetti, ha fatto la scelta di rimanere dentro l’edificio.
Dal confronto pubblico dei lavoratori con il Sindaco, Giorgio Maritato, si è passati ad un incontro più riservato all’interno dell’edificio comunale, dove i segretari dei tre Sindacati CGIL, CISL e UIL, Luigi Scarnati, Gerardo Calabria, Roberto Castagna, alla presenza anche del Consigliere Regionale, Giuseppe Aieta, hanno avuto modo di confrontarsi con i due sindaci, Maritato e Rocchetti, sulla questione e fare un bilancio della situazione avendo constatato un comune interesse di salvaguardare dello stato occupazionale dei lavoratori.
LE CONCLUSIONI | Dal dibattito che si è sviluppato sono scaturite due cose molto importanti: la prima riguarda la richiesta di un nuovo incontro al Prefetto di Cosenza, da fare possibilmente nella giornata di lunedì prossimo e che i due Sindaci si sono impegnati nell’estendere una loro richiesta d’urgenza, il tutto per ottenere dall’Autorità dell’Anticorruzione una risposta a breve termine del quesito, data la situazione di forte tensione e delicatezza, così come hanno potuto rilevare le forze dell’Ordine durante il loro servizio di pattugliamento e che certamente sarà effettuato da parte loro un puntuale e dettagliato verbale di tutela e garanzia dei loro diritti; la seconda questione riguarda sempre il quesito che i due Sindaci si sono impegnati nel rispettare ed attuare in qualsiasi forma verranno date le disposizioni in materia da parte dell’Autorità dell’Anticorruzione.