Rende: Consiglio Comunale, Miceli (M5S): un esecutivo senza risposte
"Dopo due mesi è andata in scena l’ennesima seduta del consiglio comunale di Rende, una messa in scena appunto per adempiere esclusivamente ad obblighi previsti dalla legge. Nessun confronto preliminare su temi e questioni importantissimi, dunque, continua ad essere negata a tutti i consiglieri la possibilità di esercitare al meglio le proprie funzioni che risiedono anche e soprattutto nell’espressione di un indirizzo politico."Lo scrive in una nota il Gruppo Movimento 5 Stelle Rende.
"Come Movimento 5 Stelle- prosegue la nota - abbiamo espresso voto contrario tanto alla Cuc (Centrale unica di Committenza), quanto alle linee guida sull’Anticorruzione: tante parole a fronte di troppi pochi fatti concreti. Ma soprattutto si son rivelate estremamente esigue le repliche alle nostre istanze.
Prima fra tutte non è arrivata la risposta sui costi che andremo a sostenere diventando Comune capofila della Centrale Unica di Committenza. Ricordiamo che una proiezione dei costi vivi e di gestione della Cuc non è stata effettuata dall’amministrazione Manna, e se lo ha fatto, non ha portato le carte in Consiglio o comunque non ha fornito questi dati alla città. E poi resta il nodo del sottodimensionamento degli uffici comunali preposti, dell’aggravio di lavoro per i dipendenti comunali, della questione dei contenziosi che ricadrebbero, anch’essi, sulle spalle dell’ufficio Cuc e di quello Legale.
Diverso il discorso sulle linee guida per l’elaborazione del piano triennale dell’Anticorruzione, secondo noi fondamentale, ma servono presupposti diversi. Abbiamo ricordato a Manna che è inutile parlare di concretezza quando nei fatti le cose vanno esattamente al contrario. Aspettiamo ancora una risposta a varie interrogazioni, e tra queste una risale addirittura al 2015. Come si fa a fidarsi di un esecutivo che non rispetta lui per primo i tempi dettati dalle leggi? È ormai chiaro - concludono i pentastellati di Rende - a tutti che non possiamo farlo certo sulla fiducia, come invece sembra fare buona parte della maggioranza e della minoranza in Consiglio."