Comune, Ciacco denuncia la perversa utilizzazione del governo regionale

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Il Presidente del Consiglio Comunale Antonio Ciacco ha convocato questa mattina gli organi di stampa per “raccontare – esordisce – una storia che diagnostica una perversa utilizzazione del governo regionale”. Di seguito i fatti, per come esposti dal Presidente Ciacco: “L’ing. Antonio Capristo, di Rossano, è oggi Dirigente – su incarico esterno - del Dipartimento UOA Politiche della Casa dell’Assessorato ai Lavori Pubblici della Regione Calabria. In quanto dirigente nominato ha dovuto produrre all’ente il proprio curriculum vitae e lì, a pag. 9, si legge che, su incarico della ditta La Pietra di Rossano, ha redatto il progetto preliminare per la realizzazione di un quartiere destinato ad edilizia sociale, nell’ambito della Legge 38/2009. Un incarico, ovviamente, precedente a quello di Dirigente regionale. La Ditta La Pietra, nell’ambito della graduatoria connessa alla legge in questione, che non è la 38/2009 bensì la 36/2008 - precisa Antonio Ciacco - risulta ritualmente ammessa ma non finanziabile poiché la graduatoria è soggetta a scorrimento sino ad esaurimento della somma stanziata. Questo avveniva – aggiunge - alla fine della precedente legislatura. Come è noto, la nuova consiliatura, proprio ad opera dell’ing. Capristo – intanto nominato Dirigente - prima annulla e poi sospende proprio quel bando.” A questo punto il Presidente del Consiglio comunale ritorna sulla legge citata dal professionista nel suo curriculum in relazione alla progettazione dell’intervento sopra citato. “La Legge 38 del 2009, citata dall’ingegnere Capristo – afferma l’avvocato Ciacco producendone copia agli organi di stampa unitamente a tutta la documentazione a corredo dei fatti esposti - nulla a che fare con il bando, trattandosi della legge di indizione delle elezioni primarie. Quella citazione allora, o è un refuso o è un falso dovuto. Io ritengo sia un falso, perché se la legge citata fosse stata quella giusta, l’ingegnere Capristo non avrebbe potuto ricoprire l’incarico di Dirigente per evidente conflitto d’interesse. Eccovi la genesi della sospensione di quel bando”.