Unindustria Calabria, Cigl, Cisl e Uil: “bene i propositi ma è tempo di cambiare passo!”
"Il 2016 si apre per la Calabria con luci ed ombre. Se le prime sono legate al prossimo avvio del POR 2014/2020 e di quanto ad esso connesso, le ombre continuano ad essere costituite dalla assoluta incertezza rispetto ai tempi di effettiva attivazione delle singole azioni e delle misure ad esse collegate e dalla indeterminatezza rispetto ai meccanismi ed ai responsabili della attuazione". E' quanto si legge in nota diffusa dai vertici regionali di Unindustria Calabria, Cgil, Cisl e Uil riunitisi per valutare il particolare momento che attraversa l'economia regionale non solo in termini economici ma anche per quanto attiene ai recenti fenomeni legati alla legalità ed alla sicurezza.
Reduci dalla prima riunione del Comitato di Sorveglianza del POR 2014/2020, Mazzuca, Gravano, Tramonti e Biondo hanno valutato positivamente quanto esposto soprattutto in termini di previsione del Programma di Rafforzamento Amministrativo, di Strategia di Comunicazione, dei meccanismi di valutazione ex ante del Programma e degli strumenti, così come della volontà di riordino in termini di maggiore coinvolgimento, fino alla coprogettazione, da parte del partenariato.
Quello che continua a destare preoccupazione nei vertici regionali di Unindustria, Cgil, Cisl e Uil sono le prospettive di reale impatto sul territorio ed i tempi di effettiva risoluzione di una serie di criticità non solo operative che si è costretti a registrare in uno con nodi strategici non ancora sciolti e nemmeno avviati a soluzione. Si pensi per tutte ai ritardi nell'avvio e nella realizzazione delle opere pubbliche pronte per essere implementate.
"Tanti commissari non sono un buon indice né di efficienza, né di efficacia - hanno affermato Mazzuca, Gravano, Tramonti e Biondo - soprattutto per quanto attiene a gestioni che si trascinano da tempo come la sanità e gli interventi relativi al dissesto idrogeologico. I risultati sono impietosi e dovrebbero condurre a decisioni tempestive e conseguenti. Se a queste si aggiungono tutte le più recenti legate a presunti episodi di gestione scellerata e di malaffare il quadro diventa completo". Anche la questione relativa al Masterplan per il Sud, ancora oggetto di negoziato tra Governo e regioni, fa dire ai vertici di Unindustria, Cgil, Cisl e Uil "che al peggio sembra non esserci mai fine. Nessuno conosce le reali entità delle misure né tantomeno i tempi di varo effettivo delle stesse. Il sud continua ad essere trattato dal centro alla stregua di un fastidio commettendo così un gravissimo errore di valutazione che è di miopia economica ancor prima che sociale e politica".
Mazzuca, Gravano, Tramonti e Biondo invitano il Presidente Oliverio a farsi portavoce delle esigenze dei giovani, dei lavoratori, dei cittadini e delle imprese di Calabria nei confronti del Governo stimolando e coinvolgendo nell'azione i rappresentanti presenti in Parlamento. Nella stessa misura, chiedono al Presidente della Giunta di imprimere una decisa accelerazione ai programmi di investimento e di sviluppo previsti evitando di cadere nella consuetudine degli effetti annuncio. "Per quanto ci riguarda - hanno concluso il Presidente di Unindustria Calabria ed i Segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil - abbiamo avuto il coraggio di rischiare la proposta presentando il "Patto per la Calabria" che è ancora più attuale in questa fase di avvio operativo della programmazione regionale. Nei prossimi giorni, è nostra intenzione rilanciare l'iniziativa chiamando a raccolta tutte le componenti del Partenariato sociale e quanti hanno a cuore la crescita e lo sviluppo sociale ed economico del territorio perché il "Patto" possa essere ulteriormente arricchito e sostanziato in uno con una importante iniziativa in termini di recupero della certezza del diritto e della legalità".