Nasce in Calabria l’associazione de “Le città dell’archeologia”
L'associazione calabrese delle città dell'archeologia muove i suoi primi passi.
Alcuni giorni fa, presso il Parco Scolacium a Roccelletta di Borgia, nella sede del Segretariato del MIBACT, si è tenuta la prima riunione dei fondatori (Sindaci in carica o già sindaci) rappresentanti di cittadine calabresi nel cui territorio insistono siti archeologici, autoconvocati sotto la sigla "le Città dell’archeologia" .
L’iniziativa, condivisa dai presenti, muove dalla consapevolezza che molte delle città e dei comuni della nostra regione ospitano e detengono parchi e aree archeologiche di notevole interesse.
Obiettivo della predetta iniziativa è quello di creare un network in grado di promuovere e valorizzare le potenzialità del proprio territorio.
Alla riunione erano presenti e condiviso e sostenuto il progetto, alcuni dei sindaci, già sindaci o delegati dei comuni delle Province di Catanzaro, Cosenza, Reggio Calabria e Vibo Valentia .
I partecipanti, tra i quali oltre a Francesco Fusto già sindaco di Borgia, anche Ugo Vetere sindaco di Santa Maria del Cedro e Domenico Giannetta sindaco di Oppido Mamertina, nonché il delegato dei comuni di Paludi e di Calopezzati, hanno concordato di avviare un percorso comune per favorire la valorizzazione delle città dell'archeologia calabrese, attraverso una serie di iniziative ed un programma di attività che le comunità interessate intendono formalizzare nei rispettivi consigli comunali.
Presente all'incontro il segretario regionale del Mibact, dr Salvatore Patamia.
Quest'ultimo, nell'accogliere e dare il benvenuto ai presenti , ha salutato favorevolmente l'iniziativa promossa tra gli altri dall'ex sindaco di Borgia e dall'architetto Roberto Principe e si è reso disponibile a supportare le iniziative che i territori intenderanno promuovere.
In conclusione i presenti hanno posto l'accento sulla questione della paventata chiusura di Scolacium.
Siamo qui, hanno detto, per testimoniare l'impegno delle nostre comunità affinché le risorse archeologiche non solo siano rese accessibili ma finalmente diventino volano dello sviluppo della Calabria, terra di storia millenaria, origine del nostro Paese.
A tal proposito il segretario Patamia ha fornito ai presenti ampie rassicurazioni dicendo loro che da parte del MIBACT sarà fatto tutto il possibile per scongiurare chiusura del parco archeologico Scolacium .
Alcune procedure atte allo scopo sono state già avviate; altre ancora lo saranno a breve.