Pirillo (Fn) sui licenziamenti dei lavoratori Soakro
"Alquanto drammatico l'epilogo, che ha visto come ultimo atto il licenziamento di 110 lavoratori, sulla vicenda della Soakro, una società partecipata che tanto ha fatto per Crotone, infatti ha fatto si che il servizio idrico da lei gestito fosse uno dei più disagevoli. Ed è tra disservizi, depuratori fermi (o con manutenzione addirittura a carico del Comune) e lauti compensi ai dirigenti, nominati dal grande burattinaio, che si è ritrovata indebitata ed in stato fallimentare lasciando a “spasso” ben 110 padri di famiglia che andranno ad ingrossare la fila già ben nutrita dei disoccupati crotonesi". E' quanto scrive Davide Pirillo, di Forza Nuova, sul licenziamento dei lavoratori della Soakro.
"Nei giorni scorsi - continua la nota - abbiamo assistito ad incontri tra sindacati e sindaci della provincia che pare abbiano sottoscritto l'accordo per un consorzio per cercare di salvare il salvabile, ma la notizia dell'avvio dei licenziamenti e degli stipendi arretrati cade come una mannaia sulla nostra comunità già provata dalla disastrosa crisi economica che da anni coinvolge l'intero Paese".
"A parte le mie personali considerazioni sulla gestione della pseudo-protesta, che si è tenuta (o voluta tenere) lontana dal popolo, gestendola in maniera “privata” tra sindacati ed istituzioni senza coinvolgere l'intera città come a voler rimarcare un territorio di “qualcuno” senza far valere il diritto umanitario dell'acqua bene comune - aggiunge Pirillo - resto del parere che il servizio idrico debba essere municipalizzato e gestito direttamente da personale del Comune di appartenenza con l'assorbimento dei lavoratori della ex-società per salvarli dal baratro della disoccupazione. Solo così si potrà garantire un maggiore controllo sull'efficienza dei servizi, un' abbattimento delle tariffe e la giusta collocazione dei lavoratori licenziati ai quali va tutta la mia solidarietà. Noi - conclude - diciamo basta alle speculazioni parassitarie di ogni risma perpetrate sulla pelle del popolo!".