Eroi sulla situazione dell’aeroporto di Reggio
"Cari colleghi ed amici del Consiglio Comunale, oggi ho ringraziato personalmente tutti voi per l’impegno profuso per salvare l’aeroporto dello Stretto. Quindi ribadisco la mia stima per tutti voi, ma gradirei alcune risposte da parte dei consiglieri del mio stesso partito". E' quanto si legge in una nota di Antonio Eroi, Presidente del Consiglio Provinciale di Reggio Calabria e presentatore della Lista di Forza Italia al Comune di Reggio Calabria.
"E già, infatti - continua la nota - non so più chi è con Forza Italia e chi è contro. Ricordo che sono stato coordinatore delle liste a sostegno del candidato sindaco del centro destra e presentatore della Lista di Forza Italia. Nella scelta delle candidature avevamo preferito volti nuovi, giovani intraprendenti, rappresentanti delle associazioni di immigrati e persino un caro amico disabile che tutti ricorderete. La gente ci ha votato per questo e abbiamo avuto i consensi che ci siamo meritati. Orbene mi domando ma oggi questo consigliere Maiolino chi è?
Mi giunge voce dai giornali, sicuramente attendibili, che il succitato consigliere sia il capogruppo al comune del “mio” partito. Io ricordo un Maiolino eletto nella Lista Reggio Futura. Lo stesso sosteneva che Forza Italia avesse un seggio in meno e che questo spettasse al candidato sindaco Paolo Ferrara. Ma andando avanti, ho capito e realizzato, allorquando ho proposto l’unico consigliere donna eletto in Forza Italia come vice presidente del Consiglio Comunale, ricevendo una bocciatura dal gruppo di Maiolino, in antitesi con il mio partito, su comando a distanza. In quella occasione ebbi a dire, sfido chiunque dei consiglieri comunali del centro destra a smentirmi, tra pochi mesi voi sarete tutti con Forza Italia e ancora non lo sapete. Ma sempre questo consigliere che dovrebbe essere il capogruppo non è lo stesso consigliere che sfiduciò Marino già Presidente Circoscrizionale di Forza Italia?
Il fatto è che abbiamo perso due consiglieri che sono stati eletti nel nostro partito, Massimo Ripepi e il capogruppo Demetrio Marino e abbiamo con noi compagni di viaggio, che già in fase di candidatura mi hanno fatto sudare le cosiddette sette camicie per scegliere dove gli conveniva candidarsi. Oggi me li ritrovo accanto, quando appena pochi mesi fa mi hanno messo alla porta perché ero di Forza Italia.
Qualcuno deve chiedere scusa a me, ai sottoscrittori delle liste, ai non eletti di Forza Italia e soprattutto agli elettori… e lo deve fare subito…"