Trasporto alunni diversamente abili: Provincia Cosenza risponde a Regione
«La Provincia di Cosenza, in un’ottica di collaborazione istituzionale, nelle more della definizione del nuovo assetto organizzativo/gestionale delle funzioni, attesa l’importanza che il servizio di che trattasi riveste e tenuto conto della richiesta di prosecuzione dello stesso, sollecita l’attuazione di uno specifico provvedimento finalizzato alla delega delle funzioni con relativo formale impegno in ordine al trasferimento anticipato e immediato delle risorse necessarie senza le quali si è impossibilitati a riattivare il Servizio per come richiesto, essendo questa Amministrazione in anticipazione di cassa.»
È quanto scrive il Vice Presidente della Provincia di Cosenza, Franco Bruno, in risposta alla nota dell’Assessore regionale al welfare Federica Roccisano relativa al trasporto scolastico degli alunni diversamente abili, con la quale la Regione Calabria ha chiesto alle Province di proseguire nel servizio anticipando esse stesse i fondi necessari.
Bruno rammenta all’Assessore Roccisano che in data 11 gennaio 2016 si è svolto un incontro alla sua presenza presso la sede dell’Assessorato regionale al Welfare, in cui è stato confermato che la Regione Calabria si sarebbe fatta carico dell’esercizio delle funzioni in oggetto, così come indicato dalla Legge di Stabilità 2016 allorquando stabilisce che dal primo gennaio 2016 dette competenze vanno esercitate dalle Regioni e che le funzioni non fondamentali riordinate devono essere integralmente coperte da fondi regionali, o non possono essere esercitate.
A seguito della succitata riunione, la Provincia di Cosenza ha informato gli Enti e gli Organismi interessati alla gestione del Servizio di trasporto scolastico in ordine alla novità normativa intervenuta che vede l’Ente non competente riguardo alla funzione del Servizio stesso.
Con la lettera inviata dall’Ass. Roccisano alle Province, la Regione Calabria chiede sostanzialmente agli Enti di Area Vasta di proseguire nel Servizio di Trasporto Scolastico accollandosene le relative spese, rimborsabili solo dopo l’assunzione nel Bilancio regionale delle risorse previste dalla Legge di Stabilità.
Una richiesta che la Provincia di Cosenza evidentemente non può accogliere, in primo luogo perché già essa stessa in sofferenza finanziaria a causa dei tagli dissennati operati dallo Stato; ma anche per espresso divieto normativo, laddove la Legge di Stabilità prescrive che le funzioni non fondamentali non possono essere esercitate con fondi di bilancio delle Province stesse.