Cirò: giornata calendario, nessuna risorsa in 3 anni
A 434 anni dalla promulgazione del Calendario Gregoriano, la 4° Giornata Regionale del Calendario, istituita con legge in memoria di Luigi LILIO ed in programma per il prossimo equinozio di primavera – lunedì 21 marzo, non può non rappresentare una ricorrenza annuale il cui valore e la cui portata travalicano i confini cittadini, territoriali, regionali e nazionali.
L’adozione (il 15 ottobre 1582) da parte della Chiesa dell’attesa riforma del Calendario Giuliano proposta dal matematico e astronomo di Cirò e tutto quanto essa significò allora e continua a significare oggi e per i prossimi secoli in tutto il mondo impongono alla terra natale di Lilio di profondere ogni sforzo per condividere l’importanza e attualizzare la memoria di questa straordinaria pagina della storia universale per la scienza ed il Tempo.
Un impegno, quello della piccola comunità di Cirò, che diventa ancora più obbligatorio, dal punto di vista spirituale, etico, sociale ed anche politico, se si considera, purtroppo, l’ancora troppo scarsa consapevolezza istituzionale regionale e nazionale nel valorizzare adeguatamente questo evento.
È quanto dichiara il Sindaco di Cirò Mario Caruso da una parte, annunciando la tre giorni di iniziative culturali in programma da sabato 19 a lunedì 21 marzo e sottolineando, dall’altra, come a 4 anni dalla legge regionale per l’istituzione della Giornata Regionale del Calendario non sia mai stato erogato alcun pur previsto finanziamento per l’organizzazione e la promozione su più vasta scala di questa ricorrenza.
Proprio per non far morire l’evento – aggiunge il Primo Cittadino – in questi anni abbiamo fatto i salti mortali, attingendo alle sole e scarsissime risorse del bilancio comunale, per sottrarre questo momento storico all’oblio nel quale è rimasto per i secoli precedenti.
Con lo stesso spirito e con la stessa speranza – continua Caruso – nelle scorse settimane ci siamo rivolti anche al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ed al Ministro dei Beni e delle Attività Culturali Dario Franceschini portando alla loro attenzione la necessità di fare di questa ricorrenza, del suo significato e del suo valore storico universale un evento di portata più vasta, per la cultura e la scienza italiane nel mondo. Nella consapevolezza che la riforma di Luigi Lilio debba essere considerata patrimonio dell’umanità.
Presso il Senato della Repubblica – ricorda il Sindaco al Capo dello Stato nella sua lettera – pende il disegno di legge su iniziativa del consiglio regionale per l’istituzione della giornata mondiale del Calendario. Mentre alla Camera dei deputati è ferma la proposta di istituzionalizzare la giornata nazionale del Calendario in memoria di Lilio.
Cirò – conclude Caruso – continua a credere che l’investimento pubblico, anche e soprattutto quello di un ente locale, nella riappropriazione del proprio patrimonio identitario e culturale rappresenti, soprattutto nelle periferie del Paese e nel Mezzogiorno, la strada maestra per sconfiggere, con efficacia duratura, il dilagare delle mafie e della cultura dell’illegalità, restituendo così speranza, sogni, stimoli e voglia di riscatto e progresso alle nuove generazioni.