“Botteghe di mestiere e dell’innovazione”, coinvolte oltre 200 aziende
Promuovere l’occupazione giovanile e favorire allo stesso tempo il rilancio dei mestieri tradizionali tra le nuove generazioni. E’ questo l’obiettivo che ha distinto il bando “Botteghe di mestiere e dell’innovazione”, pubblicato da Italia Lavoro nell’ambito del Programma Spa (Sperimentazioni di politiche attive) e che ha registrato un grande successo di partecipazione.
Il progetto, in questa prima fase aperto solo alle aziende e ai soggetti promotori di tirocini, ha raccolto adesioni da parte di oltre 5.000 imprese disponibili ad ospitare circa 8.000 tirocini in più di 900 progetti di bottega, a fronte di una previsione di circa 100 botteghe, rivolti a giovani tra i 18 e i 35 anni non compiuti, al fine di imparare una professione e specializzarsi nei principali comparti del Made in Italy. Importante è stata anche la partecipazione del sistema di rappresentanza delle imprese dell’artigianato, del commercio, e dell’agricoltura, oltre che delle organizzazioni settoriali, ed anche del sistema della formazione e dell’istruzione.
In Calabria l’intero cluster delle candidature – circa 90 progetti di bottega - fa riferimento ad una platea di circa 800 imprese: nella provincia di Catanzaro si segnalano le candidature di circa 30 progetti e 250 aziende coinvolte tramite l’intervento di tre associazioni di categoria (Confindustria, Confartigianato e Legacoop), 5 enti di formazione professionale e un centro per l’impiego. Rispetto al contesto nazionale, oltre il 50% delle proposte pervenute sono riconducibili ai comparti dell’agroalimentare, dell’enogastronomia e della ristorazione; il 14% al sistema della GDO, l’11% alla meccanica ed il 10% all’abbigliamento, moda e calzature.
“Questi numeri dimostrano la validità di un'azione di politica del lavoro volta a sostenere le imprese nella ricerca e formazione di manodopera specializzata per le proprie produzioni e sottolinea quale effetto moltiplicatore possano avere le botteghe di mestiere sul fronte occupazionale”. Con queste parole Paolo Reboani, presidente e amministratore delegato di Italia Lavoro, ha commentato i risultati delle adesioni delle imprese al bando di Italia Lavoro anche in Calabria.
“La bottega, nel modello proposto da Italia Lavoro – prosegue Reboani - non è semplicemente il luogo dove si svolge un tirocinio, bensì rappresenta un modello che riunisce al luogo di formazione, l'opportunità per le imprese di fare rete, di consolidare i rapporti di aggregazione e di filiera, di stimolare e rendere centrale il ruolo del sistema della formazione e di rappresentanza delle imprese nel nuovo impianto delle politiche attive. Il finanziamento a oggi previsto è di circa 5 milioni di euro, ma i dati di adesione impongono un’attenta riflessione sia a livello nazionale sia a livello regionale affinché nuovi finanziamenti possano aggiungersi a quelli esistenti. La volontà è soprattutto quella di valorizzare il lavoro di alta qualifica sviluppato in settori particolari e sopperire alla mancanza di alcune professionalità che si riscontra in alcune regioni. E’ l’avviamento di un percorso di inserimento nel mondo del lavoro – conclude Reboani - di cui l’Italia ha profondamente bisogno per contrastare la disoccupazione giovanile e il fenomeno dei Neet”.