Mobilità arretrate, la Cgil chiede incontro in Prefettura
"Il caso delle mobilità decretate e non pagate, sollevato ieri dalla Cgil di Catanzaro, è stato posto stamattina all'attenzione di sua eccellenza il Prefetto di Catanzaro. Ribadiamo la nostra posizione: è intollerabile che più di 700 lavoratori siano costretti ad elemosinare quanto è dovuto loro per legge in virtù di non meglio specificate interpretazioni delle norme". E' quanto scrive Giuseppe Valentino, segretario Generale Cgil Catanzaro.
"Quali sono le ragioni - continua la nota - stiamo chiedendo - e continueremo a chiedere all'Inps fino a quando nkn avremo delle risposte concrete - che impediscono l'esecuzione immediata del decreto e quindi la liquidazione dei pagamenti ai lavoratori?
Certo è che i toni si sono esasperati - così come lo sono quelle famiglie costrette a fare i conti con le ristrettezze economiche - ed è naturale come in questo contesto anche il sindacato sia stanco sentirsi dire che non si è in grado di far rispettare i diritti dei lavoratori.
Abbiamo forse esagerato - ma siamo davvero arrabiati - ad accusare d'incapacità i funzionari dell'INPS addetti alla liquidazione delle pratiche; di questo ci scusiamo con quanti si son sentiti ingiustamente colpiti, poichè le nostre parole si prestano ad interpretazioni negative per chi ogni giorno con impegno e dedizione svolge correttamente ed onestamente il proprio compito.
Ma questo non inficia il merito della questione: le indennità vanno pagate immediatamente!".