Libri: presentato il volume “L’archivio storico diocesano di Crotone”
L’aula magna del Liceo paritario diocesano Benedetto XVI di Crotone è stata scelta per un evento culturale di notevole spessore per la storia ecclesiale e sociale del Marchesato: la presentazione del volume di G.Battista Scalise dal titolo “L’archivio storico diocesano di Crotone”, pubblicato nei giorni scorsi dalle edizioni Ursini di Catanzaro.
Nutrito il gruppo dei presenti nell’Aula diventata piccola per la grande partecipazione di esponenti del clero religioso e diocesano (don Eduardo Scordio, mons. Ezio Limina, mons. Pietro Pontieri, don Bernardino Mongelluzzi), di autorità scolastiche e docenti tra i quali i presidi Giuseppe De Biase, Francesco Lepera e Franco Severini; di esponenti della politica (on.le Ubaldo Schifino, dott. Bruno Cortese, dott. Salvatore Pane, avv. Domenico Rizza); di medici, giornalisti, scrittori e imprenditori. Un evento, quindi, che ha richiamato numerosi cittadini e studiosi, tutti consapevoli del fatto che la pubblicazione edita da Ursini rappresenta “un utile strumento per studiosi ed appassionati di storia diocesana, ma non solo”.
L’incontro è stato introdotto e coordinato dal giornalista Virgilio Squillace che, dopo aver presentato l’autore, ha sottolineato il rigore scientifico di questa terza opera, (le altre due erano: “Siberene”: Cronaca del passato per le Diocesi di Santa Severina-Crotone-Cariati” e “L’Archivio Arcivescovile di Santa Severina”, “importante chiave d’accesso - ha detto - all’Archivio storico diocesano di Crotone”. Ne ha evidenziato il rigore dell’introduzione metodologica, le fasi di lavoro di riordino e di attivazione della pubblicazione, la divisione del materiale documentale.
Ha poi portato il saluto di mons. Francesco Frandina, già vicario generale dell’arcidiocesi e attualmente parroco di Rocca di Neto, impossibilitato ad essere presente per sopraggiunti indifferibili motivi, e successivamente ha letto un messaggio del prof. Caridi, docente dell’Università di Messina e Presidente della Deputazione di Storia Patria per la Calabria. Caridi nel suo messaggio ha parlato di un suo debito di riconoscenza con lo Scalise perché l’Archivio di Santa Severina, da lui riordinato, ha costituito la principale base documentaria delle sue prime pubblicazioni storiografiche.
Ha preso poi la parola Monsignor Domenico Graziani che ha sottolineato l’impegno di don Titta nel riordino e sistemazione della documentazione “utile strumento di conoscenza della storia ecclesiale, sociale e culturale della nuova Arcidiocesi che comprende ora diverse ex diocesi (Crotone, S. Severina, Belcastro, Isola, Umbriatico, Cerenzia, Cariati e San Leone) il cui passato va studiato e compreso in funzione di un rilancio del presente verso un futuro di risurrezione”.
Giuseppe Squillace, professore di Storia Antica presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università della Calabria, partendo da un ampio excursus storico sulla storia delle biblioteche assiro-babilonese ed alessandrina, si è poi soffermato sull’importante e meritevole lavoro dello Scalise a Santa Severina e a Crotone per la sistemazione e conservazione del materiale documentale destinato ad essere valido e principale strumento di conoscenza degli avvenimenti storici del passato.
L’Autore, infine, ha proseguito accennando al lavoro compiuto; ha motivato la dedica del volume ai tre venerati ultimi arcivescovi di S. Severina (Dadone, Federici, Agostino) e ha ringraziato quanti lo hanno incoraggiato e sostenuto nel suo lungo lavoro negli archivi a partire da Mons. Domenico Graziani.
Ha poi annunciato che la piena fruibilità del prezioso materiale dell’Archivio di Crotone sarà maggiormente garantita con l’imminente apertura della nuova sede ad esso destinata, nel Palazzo Vescovile.
Alla fine Mons. Graziani, con applauso generale, ha consegnato a don Titta Scalise una pregevole targa ricordo realizzata per la circostanza dal maestro orafo crotonese Michele Affidato.