Vittime innocenti di mafia: l’Istituto Superiore di Tropea presente a Messina
Sono stati a Messina i ragazzi di Tropea. Tre autobus, 150 presenze, per partecipare al " Ponte d'Amore" di una realtà responsabile e libera dalle mafie, dalla corruzione e dal malaffare.
Un "cammino" iniziato il 17 di ottobre a Crotone per ricordare Dodò, martire inconsapevole e innocente di una faida per il controllo del territorio. I suoi genitori, insieme a Libera e agli altri parenti delle vittime innocenti di mafia, hanno saputo trasformare il loro immenso dolore testimoniando, facendo rivivere Dodò e tutte le altre vittime della violenza.
Dopo Crotone, molti altri percorsi fino al Campus Eleutheria. Molti gli ospiti, gli incontri e le riflessioni sulla libertà e sulla cittadinanza.
Scrive l'alunno C. D. B. : "La libertà è come l'acqua, non ha forma, non si può dire se è tonda, piatta, quadra, piccola o grande. Proprio come essa, la libertà prende la forma di ciò che la contiene. Infatti se questo "contenitore" è la parola, assume la forma ben precisa: la libertà di parola, ma il "contenitore" può essere anche il pensiero, la religione, l'arbitrio, il cittadino".
Il 9 di marzo il premio Donne Libere all'Onorevole Angela Napoli. Fondatrice e Presidente dell'Associazione Risveglio Ideale, collabora attivamente con la Commissione antimafia e, per la sua attività, vive da circa tredici anni sotto scorta.
Molto formative le presenze al cineforum "pellicole scomode". Una serie di film che i ragazzi di Libera Vibo hanno scelto come base di confronto e di discussione con scrittori, politici, esperti, testimoni di giustizia e parenti di vittime innocenti di mafia, presenti alla fine delle proiezioni.
Un lungo percorso di approfondimento della Scuola guidata dalla Dirigente Professoressa Beatrice Lento che considera i ragazzi il seme principale della rinascita e della riscossa.
Il primo giorno di primavera eccoli allora presenti a Messina gioiosi, partecipi, reali attori del cambiamento insieme a tutti i giovani che, come loro, vogliono vivere una cultura diversa: quella della responsabilità e dell'impegno in direzione Giustizia.
I nomi delle vittime innocenti di mafia in ogni coscienza, in ogni cuore di questi ragazzi plaudenti alle parole di Don Luigi che dal palco ringrazia tutti: "Migliaia di ragazzi sono qua per dimostrare da che parte si sta con bandiere sincere che facciamo sventolare per portare il nostro contributo.
Il patrimonio dell'Italia onesta che non si limita a dire che le cose non vanno ma s'impegna a cambiarle".
Nel pomeriggio vari approfondimenti tematici. La primavera comincia bene.
Il seme della cultura e del cambiamento ha attecchito.
Tropea c'è come sempre con i suoi giovani e quando Don Ciotti riappare nella piazza ormai quasi vuota li "abbraccia" andando loro incontro con un affettuoso " Tropeaaa".