Scommesse clandestine su siti internet irregolari. Coinvolti cirotani
La Dda di Salerno, su delega della Procura della Repubblica del capoluogo campano, ha eseguito 18 ordinanze di custodia cautelare (8 in carcere e 10 ai domiciliari), nei confronti di persone che sarebbero coinvolte in una rete, con sede operativa nell’agro nocerino sarnese, dedita alla gestione e all’ amministrazione dei giochi on-line attraverso piattaforme illegali di siti web esteri che sarebbero stati attivati abusivamente in Italia senza l'autorizzazione dell’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato.
L’operazione è stata eseguita a seguito degli sviluppi di un’indagine coordinata e diretta dalla Procura della Repubblica di Salerno – Direzione Distrettuale Antimafia - e condotta dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Salerno attraverso l’aliquota specializzata del Gruppo di Investigazione sulla Criminalità Organizzata (Gico)
La rete dei punti gioco nella provincia campana avrebbe inoltro coinvolto esercizi commerciali di Pagani, Mercato San Severino, Nocera Inferiore, Nocera Superiore, San Marzano sul Sarno, San Valentino Torio e Sant’Egidio del Monte Albino. Le operazioni avrebbero interessato anche persone residenti a Potenza, Cirò Marina e Favara, nonché uno già detenuto a Frosinone, con la collaborazione dei Nuclei di polizia tributaria della Guardia di finanza di Potenza, Crotone ed Agrigento. Le proiezioni internazionali dell’organizzazione spaziavano dal Canada al Regno Unito, da Malta al Montenegro.
L’organizzazione sarebbe riconducibile alla famiglia dei Contaldo di Pagani, detti "i caccaviello". Secondo gli inquirenti, quello che è ritenuto il principale promotore, Antonio Contaldo, con i fratelli, i figli e i familiari avrebbe gestito diverse piattaforme e canali "on-line" per la raccolta delle scommesse clandestine e del poker su internet, creandone anche di proprie.
Si sarebbe quindi servito di collaborazioni con altre organizzazioni operanti sul territorio nazionale quali quelle riconducibili ai fratelli Tancredi di Potenza e con soggetti ritenuti contigui a cosche della ‘Ndrangheta calabrese, anche costoro raggiunti dai provvedimenti emessi dall’A.G. di Salerno.
Oltre all’ arresto di quelli che gli investigatori indicano come i principali componenti dell’organizzazione criminale ed ai sequestri dei beni oggetto di reinvestimento, e di quelli con i quali venivano perpetrati i reati contestati, sono state eseguite complessivamente 59 perquisizioni finalizzate alla ricerca di ulteriori elementi investigativi a carico degli altri indagati a piede libero.
In totale si tratta di 64 persone, delle quali 57 accusate di associazione per delinquere finalizzata all’esercizio abusivo di attività di organizzazione e raccolta a distanza del gioco on line, mentre altri rispondono di diversi reati scopo. Oltre all’abusiva attività di organizzazione di gioco online sono contestate ipotesi di estorsione, riciclaggio, trasferimento fraudolento di valori, frode informatica, accesso abusivo a sistema informatico, falsità, violenza privata, abusivo esercizio di una professione sanitaria, favoreggiamento personale e rivelazione di segreto d’ufficio.
Nell’ambito dell’operazione sono state sottoposte a sequestro 23 attività commerciali - tra cui uno studio dentistico abusivo - e beni mobili registrati. Sono stati anche posti sotto sequestro ed oscurati 11 siti internet illegali, avvalendosi degli specialisti del Nucleo speciale frodi tecnologiche della Guardia di finanza, con sede a Roma.