Completata la prima fase del progetto: “la legalità cresce sui banchi di scuola”
Si è conclusa con gli studenti dell’IIS Malafarina di Soverato la prima fase del progetto “La legalità cresce sui banchi di scuola”, riferito alla provincia di Catanzaro. Il presidente della Commissione regionale per l’emersione del lavoro non regolare, Benedetto Di Iacovo, ha riferito che “sono stati somministrati più di cinquemila questionari su tutto il territorio regionale, un campione significativo, e sono stati interessati circa diecimila studenti, compresi quelli delle scuole inferiori fuori progetto, ai quali non è stato richiesto di compilare il questionario, in quanto non vicini all’ingresso nel mondo del lavoro”. “Adesso si passerà alla elaborazione dei dati – dice ancora Di Iacovo - dai quali si ricaverà la statistica relativa alla presenza o meno di lavoro sommerso tra gli studenti delle ultime classi delle scuole superiori. Dall’analisi dei dati ricavati dal questionario scientificamente costruito nella formulazione delle domande, scaturirà il modello atteso di società calabrese che i ragazzi auspicano”.I risultati dell’indagine, ancor prima dell’evento conclusivo, saranno presentati nel corso di un apposito incontro, dove dovrebbe essere assicurata la presenza del Governatore Giuseppe Scopelliti, del direttore dell’Ufficio scolastico regionale Francesco Mercurio, il presidente dell’Ordine dei Giornalisti calabresi Giuseppe Soluri, lo stesso presidente della Commissione Benedetto Di Iacovo, nonché i referenti e collaboratori della Commissione emersione che hanno partecipato al progetto e i referenti pedagogici dell’USR e i dirigenti scolastici di tutti gli istituti che sono stati coinvolti in questa iniziativa. Grande attenzione e partecipazione hanno manifestato gli studenti degli istituti raggiunti in questi giorni dalla carovana della legalità, che ha interessato oltre 20 istituti nelle cinque province calabresi. Un interesse al tema trattato soprattutto in considerazione che nel prossimo futuro saranno proprio loro ragazzi, oggi studenti, ad entrare nel mondo del lavoro. Completata questa prima fase, gli allievi, formati dagli esperti di Comunicazione della Commissione per improvvisarsi “reporter” ovvero giovani giornalisti in erba, hanno tutti gli strumenti a disposizione per realizzare un documentario sul tema della legalità e del lavoro sommerso nonché un’intervista a testimonial della legalità. I lavori prodotti dagli studenti, che saranno consegnati entro la prima decade di novembre, diventeranno, attraverso una fase di montaggio, un documentario, che sarà presentato nel corso dell’evento conclusivo, previsto per la prima decade dicembre in una importante location calabrese, alla presenza di tutte le istituzioni locali, regionali e nazionali, di circa 1000 studenti in rappresentanza degli istituti coinvolti, nonché del Comitato scientifico. “Per quanto riguarda l’argomento legalità l’istituto Malafarina – ha dichiarato il dirigente scolastico Domenico Servello - ha una grande tradizione in progetti di questo spessore; ne è testimonianza “amore e mafia” e un percorso sull’immigrazione e tanti altri”. “Siamo contenti di poter partecipare a un progetto innovativo come quello proposto dal presidente della Commissione per l’emersione del lavoro non regolare– ha aggiunto Servello - dove i ragazzi saranno i protagonisti e tratteranno un tema importante come quello della legalità”. Il progetto, promosso dalla Commissione regionale della Calabria per l’Emersione del lavoro non regolare, come si ricorderà, è sostenuto dalla Regione Calabria, primo fra tutti il Governatore Giuseppe Scopelliti e finanziato con fondi erogati dal Dipartimento Presidenza diretto dall’Avv. Francesco Zoccali. Si avvale, inoltre, delle partnership dell’Ufficio Scolastico Regionale, attraverso il direttore Francesco Mercurio e dell’Ordine dei Giornalisti calabresi con in testa il presidente Giuseppe Soluri. Il comitato scientifico, presieduto dal Governatore Scopelliti, è stato costituito da personalità che quotidianamente si battono per l’affermazione della cultura della legalità. La carovana della legalità non si è recata solamente negli istituti superiori, avendo raggiunto nei giorni scorsi a Vibo Valentia, anche il convitto nazionale Filangeri e la scuola elementare De Amicis. Il coinvolgimento degli alunni di scuole elementari e medie ha l’obiettivo di diffondere il seme della legalità fin dall’infanzia. L’iniziativa per rendere comprensibile il valore della legalità nelle giovani generazioni sta riscuotendo molto successo. Il presidente Di Iacovo è stato invitato da una delle reti Rai a partecipare, insieme a un gruppo rappresentativo degli studenti interessati, a un programma televisivo per illustrare il progetto, i suoi obiettivi di promozione della legalità, che per i giovani è rispetto non solo delle regole, ma dell’altro e con l’altro di se stessi, dimostrando che si può vivere di legalità. Ed è proprio questo il motto finale con il quale il presidente Di Iacovo conclude ogni suo intervento: “siate voi i costruttori di un futuro fatto di legalità, perché ciò garantirà la regolarità anche nel mercato del lavoro nel quale vi accingete ad entrare”.