Marcia Vibo, Cisal: “Scura adesso salvi l’ospedale dalla minaccia dell’abbandono”
Il messaggio a Massimo Scura, Commissario Straordinario per l’emergenza sanitaria in Calabria, cui viene vibratamente contestato il decreto n.30/2016 per la pianificazione della rete ospedaliera, c’è stato ed anche pesante. Oggi, non sono stati soltanto i primari ospedalieri a protestare, promuovendo una sensibilissima “marcia silenziosa sui diritti negati”, ma anche tutte le articolazioni della sanità territoriale, i sindaci, le scuole, il mondo del lavoro e dell’associazionismo”. È quanto scrive la Cisal.
“Una partecipazione convinta, condivisa e fatta di tanto pathos e quel che più ha colpito è stata la forte adesione anche dei più giovanissimi, avvicinati all’evento da un gruppo docente che non si è lasciata sfuggire l’occasione per dimostrare la propria solidarietà ed il proprio impegno per il sostegno oltre che alla sanità anche ai grandi problemi del lavoro e della istruzione. Ora tocca a Massimo Scura prendere seriamente atto di quanto evidenziato oggi per capire che non c’è più tempo da perdere e che la sanità vibonese non può non essere in cima ai suoi pensieri prioritari".
“La perfetta organizzazione dell’evento, coordinato dai primari Michele Soriano e Mimmo Consoli, non può non renderlo consapevole che urge una nuova e immediata ricognizione del sistema dei servizi dell’Asp di Vibo Valentia, così come ampiamente auspicato dal Segretario Generale della Cisal, Franco Cavallaro, procedendo ad un adeguamento dei servizi attraverso un reale esame della situazione dell’organico e delle strutture che insistono su tutto il territorio, accogliendo, senza indugio, le legittime proposte avanzate da chi continua a difendere i legittimi diritti soprattutto della povera gente”.
“La “marcia dei diritti negati”, oltre che un severo monito alla politica locale e regionale, rappresenta un ineludibile invito a Massimo Scura affinchè compia un apposito sopralluogo a Vibo Valentia per ascoltare dalla viva voce dei protagonisti della sanità pubblica le gravi e non più gestibili difficoltà che caratterizzano l’erogazione dei servizi ospedalieri, salvi soltanto grazie allo straordinario impegno e all’abnegazione dell’attuale team di medici, infermieri, tecnici, ausiliari e quanti offrono quotidianamente la loro professionalità con animo e passione ma anche con grandi sacrifici”.