Rifiuti, il Consiglio comunale boccia la Convenzione regionale sulle nascenti ATO

Cosenza Attualità

Il Consiglio comunale di Morano, riunitosi ieri in seduta straordinaria/urgente, dopo aver deciso di accorpare i primi due punti, dei tre portati da De Bartolo all’attenzione dell’assemblea elettiva, e rinviare su proposta dell’assessore Sonia Forte l’esame del terzo, inerente al “Baratto amministrativo”, per approfondirne preliminarmente taluni aspetti emersi a seguito di uno studio dettagliato riguardante una delibera della Corte dei Conti, la 27/2016, e realizzato dallo stesso esponente di maggioranza, ha bocciato ad unanimità lo Schema di Convenzione ex art. 4 L. R. n° 14/2014 relativo alla gestione associata del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani ed ha subordinato l’adesione della municipalità moranese alla costituenda Comunità d’Ambito Territoriale Ottimale (ATO) alla preventiva accettazione da parte della Regione Calabria delle modifiche e integrazioni al documento disciplinante, proposte dall’esecutivo locale nel fitto carteggio recentemente intercorso con gli organismi competenti.

La cronaca segnala una riunione snella e collaborativa, scevra da spigolosità e scaramucce. Dopo l’apertura dei lavori e l’introduzione degli argomenti da parte del Sindaco, sentita e discussa l’ampia e articolata relazione dell’assessore Biagio Angelo Severino (che si è provocatoriamente e ripetutamente chiesto il “perché gli amministratori dovrebbero assumersi la responsabilità di licenziare con un sì, ciò che non condividono, ma che, al contrario, è un obbligo di legge») circa le problematiche emerse da un lungo e ponderato esame dello Schema di Convenzione redatto dal comune di Cosenza in qualità di Ente capofila del nascente ATO, in applicazione degli indirizzi dettati dalla Regione, che a sua volta recepisce una norma nazionale, le forze politiche presenti nel civico consesso, preso atto delle iniziative avviate dall’Amministrazione sin dalla prima comunicazione pervenuta in municipio relativamente all’obbligo stringente di partecipazione alla Comunità d’Ambito e, di conseguenza, agli ARO, hanno convenuto unitariamente di proseguire nella ferma assunzione di responsabilità, “prettamente politica” - così nella delibera resa immediatamente eseguibile e presto visibile nell’area dedicata sul portale del Comune - già manifestata le settimane scorse, reiterando i suggerimenti esperiti, il tutto in piena sintonia con altri comuni del comprensorio, gli stessi che giovedì 30 marzo scorso, con i loro sindaci e/o loro rappresentanti, hanno preso parte all’incontro promosso dalla Giunta De Bartolo e tenutosi presso il municipio di Morano, nel corso del quale hanno concordemente espresso le medesime riserve avanzate da De Bartolo e il gruppo di maggioranza.

Diverse e diffusamente illustrate le motivazioni alla base della perentoria posizione assunta dall’assise cittadina. Negli interventi che si sono succeduti sono stati evidenziati, oltre a un palese conflitto precettistico, soprattutto l’elevato, insostenibile rischio di ulteriori rincari della tassa sui rifiuti (TARI) derivante dall’impossibilità di continuare a ragionare su sistemi di raccolta autonomamente organizzati e fondati sulle premialità per quegli enti, come Morano, che hanno raggiunto alte percentuali di differenziazione degli scarti e che con il nuovo sistema non trarrebbero più alcun beneficio, né in termini di risparmio dei costi complessivi del servizio né in ordine alla tutela dell’ambiente, venendo meno le principali forme di incentivazione a diversificare.