SISM Catanzaro: uniti contro la corruzione in sanità
Si è svolta ieri la prima edizione della Giornata Nazionale contro la Corruzione in Sanità, evento promosso da Transparency International Italia, associazione che dal 1996 si occupa di prevenire e contrastare il fenomeno della corruzione.
La giornata - organizzata in collaborazione con Censis (Centro Studi Investimenti Sociali), ISPE Sanità (Istituto per la Promozione dell’Etica in Sanità) e RiSSC (Centro Ricerche e Studi su Sicurezza e Criminalità) - si è sviluppata attraverso numerose iniziative realizzate in contemporanea sia a livello nazionale che locale.
Il principale evento nazionale - di natura tecnico-politica - si è svolto presso la Camera di Commercio di Roma, alla presenza del Ministro della Salute Beatrice Lorenzin e del Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione Raffaele Cantone, e ha visto la presentazione dei risultati del primo anno di ricerca del progetto «Curiamo la Corruzione», sul tema della corruzione in sanità.
Altro aspetto fondamentale della giornata è stato quello delle attività di sensibilizzazione sul territorio, alle quali hanno preso parte diverse associazioni, tra cui SISM (Segretariato Italiano Studenti in Medicina), AIM (Associazione Italiana Medici), SIGM (Segretariato Italiano Giovani Medic), FederSanità-ANCI e Tribunale del Malato (Cittadinanzattiva).
Il SISM di Catanzaro - e in particolare l’area tematica dei Diritti Umani e Pace (SCORP), guidata da Nella Califano - ha deciso di aderire a questa iniziativa allestendo una postazione anticorruzione all’interno del policlinico universitario “Mater Domini” di Catanzaro, con lo scopo di incoraggiare cittadini, pazienti, medici e altri operatori sanitari ad esprimere il proprio impegno contro la corruzione.
Numerosi sono stati i partecipanti, ciascuno dei quali ha dedicato anche solo pochi minuti alle principali attività svoltesi, tra cui la costruzione di un simbolico muro anticorruzione e la pubblicazione sui social network di foto scattate durante l’aggiunta del proprio mattoncino al muro, aderendo quindi alla campagna virale con l’hashtag #curiamolacorruzione.
L’iniziativa ha avuto il duplice significato di realizzare una barriera metaforica contro la corruzione in sanità e sottolineare che, soltanto con il contributo di ciascun cittadino, è possibile fare la differenza.