Il “vota sì” in musica dei Marvanza per il referendum sulle trivelle
Una spiaggia, il mare e una chitarra: è così che i Marvanza hanno deciso di combattere l’astensionismo invitando in musica a recarsi alle urne domenica e votare sì al Referendum sulle trivellazioni. Il gruppo di Monasterace, “armato” di sei corde e di cajon, con un ritmo reggaeton semplice ma incalzante ha deciso di schierarsi in difesa del mare calabrese e italiano, optando per l’interruzione delle estrazioni dai giacimenti in attività nelle acque territoriali italiane.
Il video-spot sul Referendum, in meno di 48 ore, è diventato virale, con oltre 1150 condivisioni e più di 70mila visualizzazioni, anche oltre i confini nazionali, popolando le pagine di associazioni ma anche rappresentanti politici, che hanno deciso di manifestare il proprio pensiero accompagnandolo con la musica dei Marvanza. Ancora una volta un messaggio di rispetto da parte della band calabrese, che da sempre, attraverso le proprie sonorità reggae, ha deciso di farsi promotrice di messaggi sociali, di pace e fratellanza, invitando al rispetto per le persone e per l’ambiente.
Il video dei Marvanza arriva in un periodo di fervido lavoro per la band, che negli ultimi mesi si è chiusa in sala prove per le registrazioni dell’ultimo attesissimo album. Un lavoro, quello che a breve si troverà in tutti i negozi di dischi, che si preannuncia innovativo e sorprendente e che svelerà nuovi aspetti – musicali e concettuali - della reggae-band che ha portato il nome e il dialetto della Calabria sul palco del Primo maggio in piazza San Giovanni a Roma nel 2010, mentre è in preparazione un tour che si preannuncia lungo e ricco di colpi di scena.