‘Ndrangheta. Traffico internazionale di droga, blitz in Lombardia: arresti e perquisizioni
Sei ordinanze di custodia cautelare in carcere sono state eseguite stamani dai carabinieri di Milano nei confronti di altrettanti soggetti pregiudicati che sono accusati di associazione finalizzata al traffico internazionale ed allo spaccio di stupefacenti.
Nel corso del blitz, denominato operazione “Mar Ionio”, eseguite perquisizioni nei domicili di 28 persone oltre che in Lombardia anche in Calabria, Lazio, Piemonte e Sicilia.
I destinatari dei provvedimenti, emessi dal Gip del Tribunale del capoluogo lombardo, su richiesta della Dda, sono ritenuti “vicini” alla cosca di ‘ndrangheta dei Ruga-Loiero-Metastasio di Monasterace, nel reggino.
Durante il blitz, i militari hanno rinvenuto più di un milione di euro in contanti oltre che un lingotto d'oro da un chilogrammo, 180 chili di cocaina e altri 112 di sostanza da taglio.
Le indagini sono partite poco più di quattro anni fa, nel dicembre del 2011 dopo l'incendio dell'auto di uno spacciatore, e sono state condotte dal Nucleo Investigativo di Milano. Dopo l’incendio della vettura in zona Garibaldi a Milano, i carabinieri hanno ripercorso tutta la filiera fino a individuare l'organizzazione gestita dai fratelli Loiero della 'ndrina omonima originaria di Monasterace. Tra i sei destinatari di custodia cautelare ci sono infatti tre fratelli Loiero: Vincenzo, di 37 anni, Cosimo, di 42, e Giovanni, di 44, quest'ultimo già condannato per associazione mafiosa.
Secondo gli agenti dell’Arma il gruppo avrebbe avuto la sua base logistica nel milanese e da li avrebbe gestito il traffico di cocaina.
A Settimo Milanese scoperto un laboratorio per il taglio, il confezionamento e lo stoccaggio dello stupefacente che sarebbe stato importato dal Brasile nascosto tra sacchi di colla per lavorazioni edilizie. Nell’occasione è finito in arresto un presunto corriere e si è proceduto al sequestro dei 180 chili di coca e della sostanza da taglio. Una volta arrivata in Lombardia la droga veniva dunque lavorata e poi smistata in tutta Italia ma anche in Germania e Olanda. Documentata dagli inquirenti la movimentazione di ingentissimi capitali di provenienza illecita.
(Aggiornata alle 16:58)