Parentela (M5s): “Si accerti la reale entità dello smaltimento di rifiuti pericolosi”
"Bisogna accertare la reale entità dello smaltimento di rifiuti pericolosi da parte della Sindyal nel territorio del Comune di Cassano allo Ionio (CS), che a quanto pare è di ben altra portata rispetto alle zone già bonificate nel 2011". Lo afferma il deputato M5s Paolo Parentela, che ha depositato un’interrogazione parlamentare ai Ministri della Salute e dell’Ambiente.
"A novembre dello scorso anno – aggiunge il parlamentare – è stata sequestrata un’area di 30mila metri quadrati in Località Lattughelle, in quanto è stata accertata la presenza di altri rifiuti pericolosi. Cassano allo Ionio è un Comune in cui è altissima l’incidenza tumorale e dunque il Ministro Lorenzin deve fare in modo che vengano incrociati i risultati delle analisi del territorio con quelle dei pazienti della zona per appurare l’eventuale corrispondenza tra l’inquinamento ed una così alta incidenza tumorale".
Parentela continua: "Nelle aree sottoposte a sequestro in cui sono stati ritrovati i rifiuti pericolosi, tra cui ferrite e zinco, non si è proceduto alla rimozione né all’attribuzione degli stessi alla Sindyal, che probabilmente ha utilizzato anche altre aree per smaltire illecitamente. I cittadini della sibaritide continuano a morire in silenzio e meritano giustizia. La speranza è che in tempi rapidi si giunga ad un’analisi epidemiologica, che accerti la corrispondenza tra l’inquinamento del suolo e l’altissima incidenza tumorale. La consapevolezza delle dimensioni reali della vicenda potrà sicuramente aiutare le autorità ad intervenire prontamente per evitare che questo disastro ambientale continui a mietere vittime".
"Il disastro – spiega il Cinque Stelle – si ripercuote anche sull’economia della zona che, come sappiamo, è incentrata sulla coltivazione degli agrumi. Bisogna intervenire con decisione nelle bonifiche, anche per rilanciare l’agrumicoltura e tutelare l’agricoltura della sibaritide".
«Purtroppo – conclude Parentela – il dramma inquinamento in Calabria non si ferma a Cassano allo Ionio. Da quando sono in parlamento ho segnalato al Ministro dell’Ambiente centinaia di casi di inquinamento che in molti dei casi deriva dallo smaltimento illecito di rifiuti. Nonostante tutto, però, il piano bonifiche della Regione Calabria continua ad essere fermo al 2002".