Lamezia contro la “buona scuola” di Renzi, in tanti firmano per il referendum
Code ai banchetti, allestiti sul corso di Nicastro e in tutta Italia. I docenti infatti, stanno raccogliendo le firme in tutte le città italiane per il referendum Scuola, che porterà gli Italiani al voto il prossimo anno.
I docenti continuano le proteste, perché continuano a non vedere di buon occhio una riforma della Scuola che di buono non ha nulla e lascia presagire lo smantellamento già operato nella Sanità.
Una riforma che legittima gli abusi di potere dei dirigenti nel reclutamento clientelare e arbitrario degli insegnanti, cancella le graduatorie dei punteggi dei docenti, garanzia di trasparenza e legalità, sfrutta gli studenti liceali con l’alternanza scuola-lavoro obbligatoria al mattino, quindi in orari in cui invece si dovrebbe studiare e favorisce la privatizzazione della Scuola di stato.
La privatizzazione ovviamente sacrificherà il diritto allo studio con l’introduzione della retta mensile, il cui costo graverà sulle famiglie, per la frequenza scolastica dei propri figli.
Con questo referendum i docenti intendono fermare il Governo Renzi pronto a legiferare, entro dicembre, ben nove deleghe in bianco che porteranno allo smantellamento totale della Scuola Pubblica, come è già accaduto per la Sanità.
Alla raccolta firme di Lamezia terme erano presenti i delegati FLC-Cgil, Gilda, i referenti comitati no triv e i consiglieri comunali Rosario Piccioni, Giancarlo Nicotera e Carolina Caruso.