Covelli (PD): “A Cosenza strage degli alberi per una speculazione sulla legna”
“Il Commissario Prefettizio dovrà intervenire urgentemente per fermare una vera e propria strage degli alberi a Cosenza. L'ultimo taglio che ha scatenato l'indignazione e la protesta dei cittadini è stato quello compiuto sulle pendici di Colle Triglio, dove sono stati abbattuti alberi in piena fioritura.” È quanto afferma Damiano Covelli, Segretario I Circolo PD Centro Storico e Frazioni.
“La scorsa settimana sono stati troncati cinque alberi del Parco Remi di Via Roma. Sono stati abbattuti anche gli alti pini – dichiara Covelli - che si ergevano nella villetta di fronte il parco Remi, nel giardino di Santa Teresa, nelle aiuole situate di fronte la Caserma Grippo, a Città 2000 ed a Via degli Stadi. A ciò si aggiunge il taglio degli alberi conseguente ai rifacimenti dei marciapiedi e la perdita delle numerose palme perché non curate preventivamente dall'attacco del punteruolo rosso.”
“La maggior parte degli alberi più maestosi sono stati, inoltre, capitozzati da potature selvagge. L'impoverimento del patrimonio arboreo urbano – prosegue il segretario - è destinato ad incidere fortemente sulla qualità della vita dei residenti in città. La presenza di valori elevatissimi di polveri sottili registrata a Cosenza è determinata anche dalla costante e progressiva distruzione del verde urbano. Tutto ciò è avvenuto per incurie ed omissioni negli anni dell'Amministrazione-Occhiuto. Non sono stati soltanto completamente disattesi gli obblighi imposti dalla legge 10/2013 che detta le "Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani", ma emergono anche gravi irregolarità amministrative che avrebbero potuto favorire rendite speculative sulle attività di potatura. L'affidamento dell'incarico all'impresa scelta per le attività di taglio è irregolare dal momento che la determina amministrativa non è corredata da alcun disciplinare che regolamenti le modalità di svolgimento dei lavori di pulitura e disboscamento. All'impresa sono stati affidati anche i lavori di disboscamento dei lotti di patrimonio boschivo di proprietà comunale situati in territori extra urbani. Non si è operato alcun controllo sui tagli e l'impresa ha potuto liberamente agire anche perché l'unica fonte di finanziamento dei lavori è data dalle somme rinvenienti dallo smaltimento del legname residuato. Insomma, - conclude Covelli - non è proprio infondato il sospetto che anche in questo settore da parte dell'Amministrazione del sindaco Mario Occhiuto si siano perseguite finalità per interessi illegittimi e particolari: tutto a danno del Comune e dei cittadini.”