Ambiente, a Gambarie esperienze europee a confronto
Oggi, a Gambarie di Aspromonte, si è svolto un importante meeting cui hanno partecipato i Procuratori Aggiunti Gaetano Paci della Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria e Gerardo Dominijanni della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria e, per il Corpo Forestale dello Stato, il Capo del Servizio centrale operativo, Dirigente superiore Donato Monaco ed il Comandante Regionale, Dirigente superiore Giampiero Costantini, i quali hanno offerto interessanti contributi professionali inerenti le tematiche oggetto del forum, illustrando sia gli aspetti tecnici che normativi della legislazione ambientale ad una delegazione dell’organismo di cooperazione internazionale sul crimine ambientale denominata IMPEL. Presenti alla giornata odierna sono stati, altresì, il Vice Prefetto Rosa Zimbalatti, in rappresentanza del Prefetto di Reggio Calabria e Giuseppe Bombino, Presidente del Parco dell’Aspromonte.
Detto incontro si colloca nella più ampia cornice del meeting che è iniziato lunedì 16 maggio e terminerà giovedì 19 maggio, mentre è in corso l’”Operazione Adorno”, volta alla tutela del falco pecchiaiolo minacciato dal bracconaggio. Sono previsti tavoli di lavoro relativi alle tematiche ambientali, programmati nell’ambito delle varie iniziative IRI (IMPEL Review Iniziative). Quattro giornate di dibattito in cui è protagonista il Corpo Forestale dello Stato, che ospiterà autorità locali, nazionali ed europee, a cui illustrerà il progetto “Green IRI Italy – the Straits of Messina”.
La rete IMPEL (European Union Network for the Implementation and Enforcement of Environmental Law) è un’associazione internazionale no-profit che riunisce le autorità ambientali degli Stati membri dell’unione Europea, a cui aderiscono e possono candidarsi i Paesi dell’UE, SEE e dei paesi EFTA. Istituita nel 1992, IMPEL ha l’obiettivo di contribuire alla tutela dell’ambiente promuovendo l’applicazione e il rispetto della normativa ambientale. La Review Initiative di IMPEL (IRI) è un processo di peer review (revisione tra “pari”) al quale si sottopongono i membri della rete per confrontarsi con altri e ottenere consigli importanti su quanto funziona e su quanto no.
Il Corpo Forestale dello Stato, nel meeting calabrese, esaminerà tra le attività “verdi” – da qui il nome di “Green IRI” – il bracconaggio praticato nell’area dello Stretto di Messina, in cui, in primavera e autunno, si registra il flusso migratorio di migliaia di rapaci (come gheppio, nibbio, falchi) provenienti dall’Africa che, sfruttando le correnti ascensionali, sorvolano questo breve braccio di mare per cercare in Europa luoghi adatti alla nidificazione. In Calabria, la caccia è esercitata a tal punto che i cacciatori non esitano a viaggiare, spostandosi dalla loro zona di residenza abituale pur di praticarla. Sul versante calabrese dello Stretto, è fortemente radicata la caccia all’adorno, nome dialettale del falco pecchiaiolo (Pernis apivorus). In passato, la legge permetteva l’uccisione dei falchi; successivamente, con l’inclusione del falco pecchiaiolo tra gli animali protetti, la tradizionale caccia all’adorno si è trasformata in attività di bracconaggio. Da decenni il Corpo Forestale dello Stato svolge con personale esperto (dotato di caschi e giubbotti antiproiettile) e l’ausilio di elicotteri, a scopo di ricognizione e copertura, attività di prevenzione e repressione, nota come “Operazione Adorno”, in corso anche quest’anno.
Se nel corso degli anni, in seguito alla costante attività di contrasto posta in essere dal Corpo forestale dello Stato, il fenomeno si è attenuato ed è, pertanto, diminuito, progressivamente, il numero delle persone denunciate, il problema della caccia in tempi, luoghi e con mezzi proibiti (quali i richiami sonori) rimane, diventando anche crimine organizzato.
Gli interventi di funzionari e dirigenti del CFS, moderati dall’olandese John Visbeen e dall’inglese Michael Nicholson (segretario di IMPEL), si alterneranno a quelli di ISPRA e delle ONG protagoniste, nel passato come nel presente, della tutela dell’avifauna (quali LIPU, Associazione Mediterranea per la Natura, CABS). Al gruppo di lavoro partecipano, anche, esperti provenienti da Malta, Croazia, Romania e Olanda. I lavori sono coordinati dal Direttore della Divisione centrale di polizia ambientale ed anti bracconaggio, Primo dirigente Marco Avanzo. Il forum sarà, per tutti, l’occasione per condividere informazioni e trasferire conoscenze in modo informale, confrontandosi sulle criticità e condividendo le migliori pratiche.