Bruno all’inaugurazione della XIV edizione del “Progetto Gutenberg”

Catanzaro Attualità

“Il Progetto Gutenberg ha il grande merito di aver posto la questione della lettura come necessità per capire, conoscere e quindi ‘formare bene’. Il libro come strumento per far crescere la classe dirigente del futuro. E il futuro siete voi”. Il presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, ha salutato la numerosa platea di studenti, dirigenti scolastici e docenti che hanno animato l’inaugurazione della XIV edizione della Fiera del libro, all’Auditorium “Casalinuovo” di Catanzaro.

Da Bruno arriva l’augurio di un proficuo lavoro a quanti – a partire dal presidente della Fondazione Imes e dell’Associazione Gutenberg, Armando Vitale, e della dirigente scolastico del liceo classico “Galluppi” Elena De Filippis – hanno messo in campo passione e impegno per la riuscita di una “kermesse culturale che dà prestigio alla Calabria e alla nostra provincia e merita di essere sostenuta”. “Continueremo a mettere a disposizione strutture e servizi nella consapevolezza che la riforma Delrio, che sta trasformando le Province in Area Vasta, attribuisce al nuovo Ente intermedio quattro funzioni fondamentali, tra cui l’edilizia scolastica – ha affermato ancora Bruno – e che riteniamo che, direttamente collegata a questa competenza, debba esserci la Cultura.

“L’appello lo rivolgiamo, quindi, alla Regione Calabria che deve varare la legge di riforma delle autonomie locali delegando la nuova Area Vasta una serie di altre funzioni: questa città e questa provincia hanno bisogno di cultura come ‘orizzonte delle possibilità’, anche per costruire una visione possibile di futuro sociale ed economico. La Provincia di Catanzaro guarda alla Cultura come grande opportunità. Lo dimostra la scelta di dare concretezza all’idea di mettere in rete le forze, i progetti e le idee: noi siamo partiti dalla messa in rete del sistema museale. L’attività culturale di Marca, Marca Open, Musmi e Museo numismatico, che sta per essere inaugurato, ha bisogno della vitalità e della progettualità del Gutenberg. Un Progetto – ha concluso Bruno – che tra i tanti meriti e pregi ha anche quello di essere diventato vera e propria didattica, e di non essere stato una delle solite ‘meteore’ messe in piedi per dare visibilità a chi lo organizza”.