Catanzaro, presentato questa mattina il progetto “Le Ali al Futuro”
Un’iniziativa che ha come obiettivo quello di dare una nuova opportunità di reinserimento sociale e lavorativo a quei minori finiti nel circuito penale: si tratta del progetto interministeriale “Le Ali al Futuro”, promosso dal Ministero dell’Istruzione e dal Ministero della Giustizia, che è stato presentato oggi nella sala consiliare dell’Amministrazione provinciale di Catanzaro. Nell’ambito di un accordo tra l’ente guidato da Wanda Ferro e il Dipartimento della Giustizia Minorile, l’Istituto penale dei minori potrà contare su un laboratorio in cui impiegare in attività lavorativa alcuni giovani ospiti dell’Istituto penale per i minori. Il laboratorio sarà realizzato in un immobile di proprietà della Provincia sito in via Carlo V a Catanzaro, completamente ristrutturato, che è stato dato in locazione ad una cifra simbolica all’associazione “Progetto Eliam Onlus”, che questa mattina ha ricevuto le chiavi dei locali.
Alla conferenza stampa di presentazione del progetto hanno preso parte, oltre al presidente della Provincia Wanda Ferro, gli assessori provinciali alle Politiche sociali, Sergio Polisicchio, al Patrimonio, Michelangelo Ciurleo, e al Bilancio, Giovanni Merante, il vice presidente del Consiglio provinciale Emilio Verrengia, il dirigente del Centro Giustizia Minorile Calabria e Basilicata Angelo Meli, il direttore Istituto penale minorile Francesco Pellegrino, il dirigente dell’istituto comprensivo “Vivaldi” di Catanzaro Lido Vitaliano Rotundo, il presidente dell’associazione “Progetto Eliam Onlus”, Antonio Placanica, con la vice presidente Mara Rovito. Al tavolo della conferenza erano presenti anche il segretario generale dell’Ente Domenico Primerano e il dirigente dell’Area finanziaria Antonio Giulio Frustaci, che hanno sottoscritto il contratto di locazione con il presidente dell’associazione, e la funzionaria del settore Gestione tecnica del Patrimonio Giuseppina Pugliese, che ha seguito tra l’altro gli interventi di ristrutturazione dell’immobile.
Per il presidente Wanda Ferro Ferro “è questo il miglior modo di spendere i soldi dei cittadini e di mettere a frutto il patrimonio dell’Ente”. “Oggi – ha detto – si compie un altro passo nel nostro percorso di attenzione ai problemi delle fasce più deboli della società, in particolare verso quei giovani che non hanno punti di riferimento. Con questo progetto, che ha come partner istituzioni e agenzie educative importanti, si dà l’opportunità a tanti giovani di formare le proprie competenze in alcuni mestieri per poi trovare opportunità di sbocco lavorativo e di reinserimento sociale”.
Il dirigente del Centro Giustizia Minorile, Angelo Meli, ha sottolineato la necessità di interfacciarsi con le realtà istituzionali del territorio: “Una necessità – ha detto – che scaturisce dall’esigenza di dare prospettive reali e concrete a tanti giovani che devono essere ricondotti nella società. Attraverso questo progetto puntiamo ad un’offerta scolastica e formativa capace di coniugarsi con percorsi di orientamento al lavoro”.