“L’amore sul campo” e i classici arrivano nella V B della scuola primaria di Locri
Un nostro conterraneo si distingue anche al Nord. Infatti, sabato, 28 maggio, è andato in scena alle ore 10:45, presso il Teatro Santa Giulia di Torino, “L’Amore sul palco”, presentato dalla classe VB della Scuola Primaria della S.I.E.S. “Altiero Spinelli”, e diretto dal maestro Annunziato Gentiluomo di Locri. L’insegnante calabrese è stato affiancato, in questo progetto di spessore culturale e artistico imponenti, dalle maestre Rita Graziano e Giovanna Maria Branca, entrambe musiciste, e dai consulenti madrelingua Henry Wright e Lesley Wastall, e così si è riusciti a introdurre i ragazzi nel mondo del teatro, coniugando la programmazione didattico-educativa con una degna conclusione di fine ciclo scolastico. La straordinarietà di questo ambizioso spettacolo risiede nel fatto che dei bambini di 10 e 11 anni, si sono misurati, con grande professionalità, con dei “must” del teatro, ostici anche per attori affermati. Il leitmotiv: l’amore, visto da tanti punti di vista e raccontato attraverso la realizzazione di un poster.
Lo spettacolo, della durata di circa due ore e mezza, e quindi, anche da questo punto di vista, decisamente impegnativo per dei ragazzini, ha previsto una rivisitazione dei più importanti classici della storia del teatro sull’amore. Tra questi brani tratti da Romeo e Giulietta e Amleto, sia in Italiano sia in Inglese, da Otello, da Enrico IV, da Medea, e King Arthur, la storia del Re Artù in inglese raccontata dai bambini madrelingua, I Promessi Sposi, il testo di Alessandro Manzoni, riadattato dalla scolaresca in un divertente e scorrevole copione, e poesie in italiano, inglese, francese e spagnolo, fra cui la celeberrima ballata “Il trionfo di Bacco e Arianna” di Lorenzo il Magnifico. Durante le prove la classe VB si è avvalsa dell’aiuto di Samuele Maritan, attore dall’esperienza decennale e membro della Compagnia “Il gioco delle parti” di Torino, e dei suggerimenti registici di attori e scrittori di fama anche internazionale, fra i quali Eduardo Ricciardelli, Fulvia Niggi e Gianni Micheli, conosciuti durante il viaggio di istruzione alle Isole Tremiti, all’interno del progetto didattico della BIMED.
“Sono contento della mia classe perché i ragazzi si sono impegnati a fondo e perché insieme ai colleghi siamo riusciti a motivarli e a valorizzarli partendo dai loro talenti. Abbiamo scelto di introdurli ai classici per prepararli ai successivi cicli di istruzione e perché sono testi intramontabili. Solo oggi mi rendo conto di quanto ho richiesto loro, dell’impresa che insieme stiamo per realizzare. I bambini sono delle spugne capaci di restituirti per quanto dai e in tal senso questi meravigliosi ventidue attori sono stati veramente generosi. Vederli cimentarsi su ruoli complessi come quello di Amleto o addirittura Medea, una delle donne più sfaccettate della drammaturgia di Euripide emoziona e ti spinge ad andare avanti. Comprendi il valore di quello che fai come insegnante e soprattutto come educatore. Il gruppo classe si cementa e l’energia che si genera è capace di tutto. Anche i genitori sono stati fantastici: sostenitivi sotto ogni punto di vista. Si sono occupati per lo più dei costumi e degli oggetti di scena con grande entusiasmo.
“L’Amore sul palco” è stato proprio un lavoro di un team super affiatato. Sul palco sono stati fantastici. Alcuni di loro, a detta di molti dei presenti, parevano proprio dei piccoli grandi attori. Abbiamo fatto un bellissimo viaggio insieme, altamente trasformativo per tutti. Voglio citarli a uno a uno perché se lo meritano: Aurora Boltri, Federico Bondonio, Giulia Campisi, Costanza Curcio, Jacopo De Andreis, David Del Mare, Cecilia Della Valle, Giacomo Di Blasi, Ethan Nicolas Francabandiera, Gaia Maria Furlan, Guido Gamba, Giulian Hubler, Ippolito Incisa Della Rocchetta, Giacomo jean Ingram, Marco Maiorino, Alisa Mancini, Matilde Marino, Zoe Martelli, Costanza Janet Polara, Ilies Sanchioni, Elena Severi e Jonathan Tamberi. Una classe straordinaria che ha risposto con entusiasmo a tutti gli stimoli che le abbiamo dato, ci racconta il maestro Gentiluomo”.