Celebrazione del 202° della fondazione dell’Arma dei Carabinieri
Il 6 giugno alle 10 a Cosenza si svolgerà presso la Caserma dei Carabinieri “P.Grippo”, la celebrazione il 202° annuale della fondazione dell’Arma dei Carabinieri alla presenza della massime autorità provinciali e cittadine. A presiedere la cerimonia sarà il comandante provinciale dei Carabinieri, Fabio Ottaviani.
In occasione della ricorrenza del 202° annuale della fondazione dell’Arma dei Carabinieri, in collaborazione con la Biblioteca Nazionale di Cosenza, è stata organizzata la mostra bibliografica-documentaria “Cosenza e la Caserma Paolo Grippo tra storia, arte e memorie”. La mostra sarà allestita nel salone di rappresentanza della Caserma.
L’esposizione, curata da Elvira Graziani e Annamaria Santoro, in collaborazione con Emanuela Bottalico, Filippo Tocci, Franco Imbrogno e Maria Gorizia De Rose, è articolata in due sezioni, precisamente: la storia dell’Arma dei Carabinieri; Cosenza e la Caserma “Paolo Grippo” tra storia arte e memorie.
Nella prima sezione sono esposte opere monografiche di grande spessore, testate di quotidiani nazionali e riviste specializzate retrospettive e correnti, che illustrano la storia appassionante di duecento anni dell’Arma dei Carabinieri, dalla sua fondazione nel 1814 fino ai nostri giorni. Un omaggio e un ringraziamento sentito a questa Istituzione che, con spirito di sacrificio, anche della vita, ha fatto e continua a fare dell’Italia un’unica grande Nazione.
La seconda Sezione ripercorre le vicende storiche della città di Cosenza e del complesso del Carmine, oggi sede della prestigiosa caserma “Paolo Grippo” dal Cinquecento ad oggi. E’ un viaggio nella memoria, attraverso una campionatura di veri e propri capolavori d’arte libraria, posseduti dalla Biblioteca Nazionale di Cosenza. Edizioni antiche e rare, pubblicazioni moderne e contemporanee documentano e coniugano passato e presente, al contempo aprono “le porte dorate di un immenso sapere sommerso”, evocato dai contenuti culturali di eminenti autori.
L’intento della mostra è portare a conoscenza di un più vasto pubblico “questo sapere nascosto”, risvegliando, specialmente nei giovani e negli studenti un nobile antico sentimento: l’amore per il libro, testimone e protagonista dell’evolversi del pensiero e della storia, fonte insostituibile di cultura e di informazione della memoria e del sapere. Nella società dell’immagine e delle tecniche informatiche sempre più sofisticate ed immediate, il libro “resta lo strumento di un momento di sapienza e, particolarmente il miglior portatore di scienza”.