Manifestazione contro soppressione Tribunale minori
La Giustizia Minorile, fiore all'occhiello del sistema giudiziario italiano, non è rimasta immune dal clima di riformismo di questi ultimi tempi. Con l’approvazione alla Camera dei Deputati del disegno di legge A.C. 2953 (ora al Senato con numero A.S. 2284), il legislatore, muovendosi in senso inverso al trend europeo, non ha colto il tributo che l'UE, in occasione dell'approvazione della direttiva sul giusto processo minorile europeo, ha fatto al nostro sistema giudiziario in materia, riconoscendogli, addirittura, un ruolo guida.
Nella sostanza, con l'approvazione definitiva di tale proposta, si giungerebbe alla soppressione dei tribunali per i minorenni e delle Procure presso i medesimi Tribunali, a favore di sezioni specializzate presso i Tribunali Ordinari. Una riforma così concepita, che inizia la sua genesi senza porre al centro delle modifiche l'interesse superiore del minore e senza coinvolgere, attivamente e con seria volontà di cambiare in meglio, gli operatori del settore (magistrati, avvocati, operatori psico socio educativi), è una riforma che alla fine creerà gravi danni ai minori e alla società tutta, di cui i primi rappresentano il futuro.
In definitiva, il rischio concreto e grave è che la giustizia tratterà allo stesso modo un adolescente/bambino ed un adulto. Contro una visione distorta della difesa e tutela dell'interesse del minore sacrificata alla chiara e ben delineata idea di anteporre e favorire esigenze organizzative e di risparmio,
Il 14 giugno alle 11, la Camera Minorile Giuseppe Mazzotta di Cosenza e la Camera Minorile Primo Polacco di Catanzaro, nel manifestare il fermo dissenso avverso la riforma della giustizia minorile, tesa a sopprimere i Tribunali per i Minorenni, hanno organizzato presso il Tribunale per i Minorenni di Catanzaro, un Evento/Protesta al quale parteciperanno gli studenti delle scuole del capoluogo che indosseranno una maglietta con la scritta “Giù le mani dal nostro Giudice”, gli avvocati specialisti in diritto dei minori operanti nella regione, i magistrati, operatori dei servizi, rappresentanti della società civile e numerose associazioni. Tutti insieme si uniranno in un “abbraccio simbolico” del tribunale per i minorenni.