Il Garante per l’Infanzia Marziale chiede la rianimazione pediatrica in Calabria
Il Garante per l'Infanzia e l'Adolescenza della Regione, Antonio Marziale, ha chiesto, in una lettera, al governatore Mario Oliverio, al presidente del Consiglio regionale, Nicola Irto, al commissario straordinario alla sanità Massimo Scura, agli assessori e consiglieri regionali, alla deputazione nazionale ed europea calabrese, di sollecitare l'istituzione in Calabria di un centro di rianimazione pediatrica.
"Nei giorni immediatamente successivi al mio insediamento, in occasione di una mia visita al Reparto di Pediatria degli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria, ho appreso - scrive Marziale - con viva preoccupazione che la Calabria, purtroppo, figura tutt'ora tra le poche regioni italiane non ancora dotate di un centro di rianimazione pediatrica. Tale lacuna inficia seriamente il diritto fondamentale di ogni bambino calabrese alla salute, oltre ad arrecare un grave disagio alle famiglie, molte delle quali versanti in condizioni economiche non favorevoli e costrette a spostamenti e permanenze fuori Regione alquanto dispendiosi". Per il Garante "mission della rianimazione intensiva pediatrica è la cura dei piccoli pazienti in condizioni critiche dalla nascita al diciassettesimo anno di vita, bisognevoli di un trattamento intensivo in quanto affetti da patologie gravissime che mettono in pericolo la vita. Si evidenzia, al riguardo, che le linee guida più recenti prevedono l'istituzione a livello regionale di un punto di terapia intensiva pediatrica che deve disporre di un eliporto attivo 24 ore, disponibile a ricevere pazienti in urgenza, eventualmente anche dalle regioni limitrofe alla Calabria".
"L'istituzione in Calabria di un centro di rianimazione pediatrica - continua Marziale - rappresenta una scelta ormai irrinunciabile per il trattamento adeguato ed efficace di quelle patologie caratterizzate da gravi insufficienze cardio-respiratorie e dalla traumatologia maggiore, oltre a consentire il più ottimale trattamento dei pazienti con gravi intossicazioni e condizioni infettive che necessitino di monitoraggio ed un trattamento intensivo post-operatorio. Si realizzerebbe, così, tra l'altro, in Calabria un polo di riferimento per il trattamento del trauma grave pediatrico. Da cio', l'urgenza irrinunciabile, e non più differibile, - dice Marziale - di provvedere all'istituzione in Calabria di un Centro di tal portata e la sede più idonea potrebbe essere individuata nella Città Metropolitana di Reggio Calabria, che oltre a disporre di un eliporto attivo 24 ore su 24, dispone anche di aeroporto ed è sede di polo ospedaliero multispecialistico dotato di tutte le strutture sanitarie satellite che si richiedono a supporto di un Centro di Rianimazione pediatrica".