Soriano e Catanzaro unite nell’incontro tra le Confraternite
Si è svolto il 19 giugno scorso, a Soriano Calabro (VV), un interessante incontro tra la le Confraternite del Rosario di Catanzaro, del quartiere Gagliano di Catanzaro e di Soriano Calabro (VV), in occasione del Giubileo Domenicano per gli 800 anni della fondazione dell’Ordine dei Predicatori. Sul mondo confraternale e la Chiesa hanno disquisito i rispettivi priori delle confraternite, il Superiore del Convento padre Remigio Romano O.P., il sacrista padre Rosario Licciardello O.P. i confratelli e le consorelle.
Il convegno, introdotto e moderato da Anna Rotundo (saggista e corrispondente di Zenit), si è aperto con i saluti del Priore della Confraternita del Rosario di Soriano, Domenico Margiotta, già tesoriere della Confraternita, che ha ricostruito il mosaico relativo allo sviluppo della pietà popolare nel borgo sorianese, grazie alla sua intensa attività di archivista che ha recuperato gran parte della storia della confraternita di Gesù e Maria del SS. Rosario attraverso l’opera di ristrutturazione dell’Archivio. Margiotta ha altresì recuperato, assieme al direttivo, la cappella del cimitero e collaborato all’organizzazione del V centenario dei domenicani a Soriano nel 2011. Per l’occasione è stato ricordato il sottopriore Antonio Grillo per l’impegno profuso nel corso della sua vita.
Padre Remigio Romano ha accolto benevolmente i convenuti, sottolineando l’esigenza di un rinnovamento alla luce di un nuovo umanesimo in Cristo. Padre Rosario Licciardello ha proposto ai presenti i documenti magisteriali riguardo il tema del convegno. Subito dopo è stato proiettato il video sulla “Semana Santa” di Medina De Rioseco (Spagna), un documentario che ha messo in evidenza le radici spagnole dei nostri riti pasquali, i quali ancora oggi richiamano l’attenzione di sociologi, antropologi ed etnologi interessati all’universo devozionale del Sud Italia e del Mediterraneo in generale.
Tra gli interventi: l’avv. Antonio Caroleo, Presidente Unione delle Arciconfraternite e Confraternite dell’Arcidiocesi di Catanzaro-Squillace, ha portato innanzitutto il saluto dell’Arcivescovo di Catanzaro e presidente CEC, Vincenzo Bertolone. Questi, congratulandosi con gli organizzatori, ha invitato i presenti a meditare sui documenti inerenti il tema dell’incontro emanati dalla CEC, tra cui il “Vademecum” dei vescovi calabresi su riti e tradizioni popolari. Caroleo ha poi sapientemente delineato un ricco excursus storico delle Confraternite delineandone punti di forza e di criticità.
Sull’esigenza di una comunicazione più umana che mediatica si è soffermato l’avv. Francesco Granato, Priore dell’ Arciconfraternita del Rosario di Catanzaro, mentre Gaetano Severino, Priore della Confraternita del SS. Rosario di Gagliano di Catanzaro, ha auspicato che incontri come questo possano riproporsi e ampliarsi, magari allacciando rapporti di buona collaborazione e di gemellaggio che aprano nuovi orizzonti, sicuramente proficui.
Nel corso dell’incontro, la moderatrice Anna Rotundo ha evidenziato la “teologia del popolo” di Papa Francesco, sottolineando l’importanza del ruolo femminile al suo interno: citando la tipica “Cumprunta” ha osservato che “Cumprunta” con Gesù significa anche “cunfruntarsi” con la comunità; in quell’ emergere dell’abito festoso della Madonna c’è l’ermeneutica tutta femminile e non‐violenta di un nuovo modo di vivere, fondata sui valori che vengono associati al “genio femminile” , ma che devono essere vissuti parimenti dagli uomini per la costruzione di una nuova civiltà dell’amore : i valori dell’accoglienza, della tenerezza, dell’ascolto, del prendersi cura degli altri.
Le conclusioni di questo proficuo incontro sono state affidate a Martino Michele Battaglia, Docente di Antropologia Culturale presso la Scuola Superiore per Mediatori Linguistici di Reggio Calabria, che ha portato alcuni contributi relativi al Congresso di Carmona (Siviglia) organizzato nel 2015 dal prof. Ramón De la Campa Carmona sulla Virgo Dolorosa e sul III Congresso Mondiale sulla Semana Santa a Valladolid, organizzato dal prof. José Luis Alonso Ponga con alla Cattedra di Antropologia della medesima Università. Battaglia ha dedicato ampio spazio alla storia delle immagini sacre,da Eusebio di Cesarea al Concilio di Trento, all’Iconoclastia di Leone III l’Isaurico fino all’iconoclastia protestante, citando lo storico del Santuario di Soriano padre Antonino Barilaro O.P. in relazione all’evento prodigioso della Santa Immagine di San Domenico in Soriano. Ha quindi illustrato i riti pasquali, il Venerdì di Passione e la “Cumprunta”, e il ruolo pedagogico che le sculture lignee incarnano per il modo in cui sono venerate dal popoloanche nella società di oggi, che è la società delle immagini. Popolo cristiano che si identifica nel messaggio salvifico del Vangelo. All’uopo, Battaglia ha posto in rilievo la funzione di simulacri e processioni nell’ambito di un contesto antropologicoche è di fondamentale importanza per il modo in cui trasmette quel senso di identità e di appartenenza alla vita della Chiesa e alla divulgazione del Vangelo che trova il suo punto cardine nella rappresentazione della Passione, Morte e Risurrezione di Cristo, autentico Salvatore degli uomini e datore della vita.
Al termine dell’incontro, partecipata è stata la Santa Messa stata celebrata dal padre spirituale della Confraternita di Soriano, padre Remigio Romano, con i canti del coro “Dominicus” diretto da Gianfranco Cambareri. Un’esperienza entusiasmante per i catanzaresi e per i sorianesi che si incontreranno nuovamente domenica prossima a Montalto Uffugo per un raduno con le altre confraternite calabresi al fine di discutere del loro impegno nella Chiesa e nella società di oggi.