Apre a Reggio il primo tempio buddhista di tradizione theravada
L’immagine più bella è quella del piccolo gruppo di singalesi buddhisti e cattolici che, casualmente, hanno scoperto l’esistenza di un Tempio Buddista a Reggio Calabria ed anche loro hanno cominciato a frequentarlo, a portare i loro bimbini, a lasciare un dono, felici di sentire il profumo della loro terra in un paese straniero. Luogo di meditazione, d’incontro, di dialogo, di fraternità, il Santa Buddha Vihara, sito al numero 58 di Viale Messina e aperto a tutte le fedi, sarà ufficialmente consacrato domenica 3 luglio con una suggestiva cerimonia di apertura del Tempio. L’intera giornata sarà scandita da meditazioni, benedizioni e canti di sutra in lingua pali (l’antica lingua indiana utilizzata dal Buddha per i suoi insegnamenti), dalle ore 10 del mattino alle 23.
Momento centrale della giornata sarà la processione che, partendo alle 18,30 da Piazza Indipendenza, porterà una monumentale ed espressiva statua del Buddha, percorrendo il Lungomare Falcomatà, fino all’altezza del Circolo velico.
La Statua, proveniente dallo Sri Lanka, è stata donata al Tempio reggino, ed è arrivata a Reggio dopo circa quaranta giorni di viaggio in mare. All’interno di uno stupa dorato protetto da una teca di cristallo, Il Santha Buddha Vihara custodisce inoltre una Sacra Reliquia del Buddha, anch’essa donata al Tempio da un grande monastero dello Sri Lanka e indubbiamente presenza del tutto eccezionale e straordinaria in Occidente. In occasione dell’apertura ufficiale del Tempio la Sacra Reliquia sarà esposta al pubblico per tutto il giorno per una speciale benedizione e sarà resa visibile tutte le prime domeniche di ogni mese.
Tre sono i monaci residenti nel Tempio. Due arrivano dallo Sri Lanka: il Rev. Wilachchiye Dhammavijaya Thero (già insignito del titolo di Ambasciatore di Pace in Italia, Maestro residente e guida spirituale anche del centro buddhista di Messina) e il Rev. Liyanwela Udithasiri Thero (che ha all’attivo una lunga esperienza internazionale negli Stati Uniti e in America Latina); il terzo, il Rev. Dhammasila Thero è un italiano e risponde al nome di Silvio Strano, archeologo-egittologo e ricercatore universitario di professione, già presidente di un centro di studi buddhisti.
Il tempio ed i suoi monaci appartengono alla tradizione Theravada del Buddismo (Theravada significa “anziano”, “autorevole”), la più antica e pura scuola buddhista tra quelle tuttora esistenti, devrivata dai monaci più anziani e venerandi che più stettero a contatto con il Buddha e che più di tutti rifuggirono da ogni innovazione di tipo teorico.
Il Buddhismo Theravada conserva infatti inalterati gli Insegnamenti del Buddha, senza alcuna manipolazione, speculazione filosofica e/o adattamento alle culture locali - come successivamente è avvenuto con la posteriore scuola buddhista nelle sue varie tradizioni, (cinese, giapponese, tibetana etc). Partendo dalla città di Pātaliputta (l’odierna Patna), si diffuse fin dall’antichità nell’India Occidentale e successivamente meridionale, per poi raggiungere l’isola dello Sri Lanka dove ebbe un centro fondamentale per la sopravvivenza della sua ortodossia dottrinale nel monastero di Mahāvihāra nella provincia di Anurādhapura. In seguito alla terzo condicilio Buddhista che ebbe luogo a Pataliputta nel 247 a.C., la scuola theravada si diffuse in Birmania (oggi Myanmar) per poi estendersi nel corso dei secoli in tutto il Sud Est Asiatico, dove è tuttora presente.